Sea Watch con 47 migranti a bordo va verso l’Italia. Matteo Salvini: “Non sbarcherà nessuno”
Sei giorni in mezzo al Mediterraneo. Lo scorso sabato, 19 gennaio, la nave dell'ong Sea Watch ha recuperato al largo a 50 miglia dalle coste libiche 47 persone: tra loro ci sono anche 8 minori non accompagnati. Da allora si sono moltiplicati gli appelli dei volontari, che in un primo momento hanno cercato di mettersi in contatto con le autorità libiche, ma senza successo. Da allora l'equipaggio è rimasto in attesa di istruzioni. Oggi sono previsti peggioramenti delle condizioni meteo, e la nave dell'ong si trova nei pressi di Lampedusa: "Domani è in arrivo una forte perturbazione da nord-ovest: è prevista tempesta – hanno scritto ieri dall'imbarcazione – I nostri ospiti a bordo soffrono molto il freddo. Abbiamo bisogno di un riparo, di un porto sicuro al più presto", hanno ribadito. La nave pertanto ha chiesto di sbarcare in Italia.
Sul caso è intervenuto anche il ministro degli Interni Matteo Salvini: "Ennesima provocazione in vista: dopo aver sostato per giorni in acque maltesi, la nave olandese Sea Watch3 con 47 a bordo si sta dirigendo verso l'Italia. Ribadisco che la nostra linea non cambia, né cambierà. Nessuno sbarcherà in Italia. Pronti a mandare medicine, viveri e ciò che dovesse servire ma i porti italiani sono e resteranno chiusi".
Anche il vicepremier Luigi Di Maio ha assicurato tutto il sostegno da parte del governo italiano, ma in un post su Facebook ha ribadito che il porto di sbarco deve essere Marsiglia: "La nave Ong Sea Watch, che sta navigando verso la Sicilia, avrà da parte del governo italiano, qualora ne avesse bisogno, supporto medico e sanitario. Dopo di che, invito a puntare la prua verso Marsiglia e far sbarcare le persone sul suolo francese, anziché aspettare inutilmente nelle acque italiane per giorni". Di Maio ha ricordato che "come stabilito a giugno 2018 nel consiglio europeo, le responsabilità dell'Europa sull'immigrazione sono condivise".
In un primo momento il titolare del Viminale aveva chiesto che lo sbarco venisse gestito da Malta e Olanda: "Sea Watch sta navigando verso Malta e le condizioni meteo sono in peggioramento. È necessario che Malta la accolga nel proprio porto, mentre l’Olanda, che chiede agli altri Paesi di far sbarcare gli immigrati, sia pronta a collaborare con La Valletta per gestire lo sbarco e l’accoglienza con la regia di Bruxelles".
Mattia Fantinati (M5s): "Paesi UE diano assistenza ai migranti, che non possono essere vittime della diplomazia"
Arriva anche il commento di Mattia Fantinati, esponente del M5s e sottosegretario alla PA: "In tanti parlano di europeismo, salvo preferire accordi bilaterali per piegare la Ue del futuro ai singoli interessi nazionali. Noi ribadiamo che la migrazione è questione europea, non accettiamo Sophia relativamente a considerare l'Italia unico porto sicuro e chiediamo ora che gli altri Paesi Ue del Mediterraneo si facciano carico della Sea Watch. Lo facciamo garantendo assistenza ai migranti, che non possono essere vittima della diplomazia. Ma questo nodo politico va risolto subito."