Carrierista, ricca, fortunata, potente, antipatica. Se si prova a chiedere a qualcuno di descrivere Federica Guidi con una sola parola, queste sono le prime che generalmente vengono in mente, probabilmente anche a voi. Una descrizione che appare in netto contrasto con la personalità che sembra invece trasparire dalle intercettazioni telefoniche pubblicate in questi ultimi giorni. Ciò che mi colpisce di tutta questa vicenda, infatti, è quanto una donna come Federica Guidi, che nel mio immaginario pensavo fosse una vera e propria virago – una di quelle donne in carriera, forti, indipendenti e volitive – sia in realtà una persona così debole, psicologicamente schiava del proprio compagno e di quell'amore che, probabilmente, ragionando a mente lucida, si rende conto essere giunto ormai al capolinea, il cui finale non sarà affatto simile a quel "e vissero felici e contenti" delle fiabe Disney.
"Non fai altro che chiedermi favori, con me ti comporti come un sultano… mi sono rotta… a 46 anni… tu siccome stai con me e hai un figlio con me, mi tratti come una sguattera del Guatemala", dice in una delle ultime intercettazioni pubblicate stamattina. Non sembra affatto essere una favola la vita privata di Federica Guidi. Dalle trascrizioni delle conversazioni avvenute tra lei e il suo compagno Gianluca Gemelli, sembra che Federica Guidi sia più la vittima sacrificale di un amore sbagliato, che non un'arrivista politica che ha messo in atto una serie di sotterfugi per favorire economicamente se stessa e il proprio compagno. I pianti al telefono, le accuse di sfruttamento e le risate di lui in risposta al disagio di lei. Quello che sembra trasparire è che Federica Guidi abbia compiuto delle azioni motivata dal trasporto sentimentale. Al tempo stesso – quando al cuore subentra la ragione – sembra anche rendersi conto che qualcosa non va nelle richieste sempre più insistenti del compagno.
E non è raro, per quanto possa sembrare inconcepibile, scoprire che queste donne che dall'esterno sembrano essere intelligenti, invincibili, indomabili e invulnerabili siano in realtà molto più instabili, insicure e irrisolte di come appaiano agli occhi degli altri. In una parola: fragili. Donne schiave di una fragilità stupida, quel tipo di fragilità subdola che le porta a vivere tutta la vita indossando maschere e corazze, cercando in loro una protezione che possa in qualche modo farle apparire forti e inviolabili, magari difenderle dal dolore di una eventuale delusione. Maschere e corazze che però irrimediabilmente finiscono per farle apparire prive di cuore, incapaci di esprimere i propri sentimenti, persone che non meritano felicità, né sono degne di ricevere attenzioni vere.
Potrò sbagliarmi, non lo metto in dubbio, ma per me Federica Guidi non è una corrotta, ma solamente una donna rimasta vittima della sua estrema fragilità e di un amore sbagliato, in cui probabilmente ha creduto finché non è stata investita dall'improvvisa consapevolezza di trovarsi di fronte a un uomo che alla fine dei conti sì, veramente la considerava solo uno strumento per raggiungere potere, soldi e successo.