Scuole aperte in estate anche quest’anno: l’annuncio del ministro Bianchi
Il ‘Piano estate', lanciato l'anno scorso per tenere aperte le scuole durante il periodo estivo e permettere così agli studenti di recuperare la socialità perduta durante la pandemia, verrà mantenuto. L'orientamento del governo e del ministero dell'Istruzione è quello di tenere aperte le scuole anche per il periodo delle vacanze, anche per dar modo ai ragazzi di rinforzare e potenziare le competenze disciplinari: "Sono felice di poter dire che lo realizzeremo anche quest'anno", ha annunciato in un'intervista a ‘Il Messaggero' il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi.
"Ci saranno – ha aggiunto – circa 300 milioni di risorse a disposizione. Renderemo questa esperienza strutturale". L'iniziativa "mette al centro i ragazzi, soprattutto le fasce più deboli, e le famiglie". E "un'attenzione particolare" sarà dedicata "anche all'accoglienza delle bambine e dei bambini ucraini", "che sono già più di 16mila", afferma. Sulla riforma della scuola e le nuove assunzioni, il ministro ha sottolineato che "avremo finalmente concorsi annuali, a garanzia di una maggiore continuità".
Entro il 2024 70mila docenti assunti
"Entro il 2024 saranno assunti poi 70mila docenti". I ‘quizzoni' verranno superati. Il decreto approvato prevede dei "cambiamenti" per le prove, spiega ancora Bianchi, che cita la "commissione di alto livello scientifico che studierà linee guida sulla redazione dei test e accerterà le modalità di prove che possano verificare le competenze".
Negli ultimi giorni è stata annunciata una novità che segnerà probabilmente una svolta nei rapporti tra scuola e famiglia: alcuni presidi hanno vietato ai docenti di partecipare alle chat con i genitori. "Credo che più che mettere limiti serva dialogo", commenta Bianchi, per il quale "la tecnologia non può essere esclusa da questo processo. Con i giusti modi e i giusti linguaggi".
Sul caso ‘Bella ciao' cantata a scuola, invece, il ministro difende il 25 aprile come celebrazione della "conquista della libertà": "Bella ciao è una canzone che appartiene alla nostra storia democratica. E per questo i nostri ragazzi sono liberi di cantarla", sostiene Bianchi.