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Scuola, Zampa smentisce De Micheli: “Tenerla aperta la domenica è un’ipotesi improponibile”

La sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa smentisce la ministra dei Trasporti De Micheli, che oggi ha proposto di tenere aperte le scuole la domenica: “Non mi sembra che sia sinceramente in questo momento proponibile”. La sottosegretaria ha inoltre aggiunto che si va verso una riapertura delle scuole dopo le feste natalizie.
A cura di Annalisa Cangemi
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Mentre il governo è al lavoro sul nuovo dpcm per Natale la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa chiude alla proposta avanzata dalla ministra dei Trasporti De Micheli, che oggi ha proposto di tenere aperte le scuole anche il sabato e la domenica, per poter dividere le classi e fare lezione su più turni. Questa soluzione non sembra "proponibile" alla sottosegretaria, intervistata a Tagadà (La7). "Al di là del fatto che ognuno di noi è molto sotto pressione, bisogna sedersi con la parte sindacale, trattare, perché probabilmente si può fare di più, per esempio più turni se il sistema dei trasporti non sopporta un'apertura lo stesso orario", ha detto Zampa.

Questa mattina la ministra De Micheli, in un'intervista a ‘la Repubblica', ha detto che "le scuole vanno riaperte quando ci sono le condizioni per riaprirle", e che è necessario "lo scaglionamento degli ingressi e delle uscite da scuola". Ma la ministra dem giudica gli ingressi sfalsati dalle 8 alle 9 "largamente insufficienti", perché tra le 7 e le 9 di ogni mattina la metropolitana e gli autobus sono pieni, per poi viaggiare semivuoti dopo le 9,15. Dobbiamo spalmare l'entrata e l'uscita degli studenti sulle prime dodici ore della giornata, dalle 8 alle 20″. Quindi la ministra ha sottolineato: "Siamo in emergenza e credo sia necessario fare lezioni in presenza anche il sabato" e "bisogna far cadere ogni tabù" come quello della domenica. "Ce lo chiedono diverse Regioni".

In ogni caso la sottosegretaria ha detto che "Il dibattito sta andando in direzione di aperture delle scuole dopo le feste", come confermato anche dal presidente della Campania Vincenzo De Luca. In ogni caso da gennaio è previsto un ritorno fra i banchi per tutti, "ma va messo in atto un programma adeguato di trasporti e se non regge bisogna pensare anche con i sindacati a più turni".

Ipotesi coprifuoco alle 23 a Natale

Zampa ha inoltre confermato quello che era stato anticipato dal ministro agli Affari regionali Francesco Boccia, e cioè che il coprifuoco resterà alle 22 per tutti. Potrebbe al massimo essersi uno slittamento alle 23 per alcune sere di festa, ma su questo non c'è ancora una linea ufficiale del governo: "C'è una discussione in corso, non so se sarà lasciato alle 22 o prolungato magari alle 23 in qualche sera". Il nuovo provvedimento per Natale inoltre non consentirà a bar e ristoranti di rimanere aperti la sera: "La previsione è quella di mantenere chiusi i ristoranti la sera", ha detto Zampa.

Quarantena per chi torna dall'estero

Sarà consentito spostarsi da una Regione gialla verso una Regione rossa per ricongiungersi con i propri familiari a Natale? Su questo non la sottosegretaria Zampa non si è sbilanciata: "Per Natale verrà raccomandato di non spostarsi se non per ragioni di vera utilità, come per raggiungere i propri affetti".

"Spero ha aggiunto – che che alle famiglie sia concesso di potersi riunire anche fra differenti colori regionali". Per quanto riguarda invece la quarantena obbligatoria per chi torna dall'estero la sottosegretaria ha precisato che questa sarà disposta per chi torna dai Paesi a rischio, e non da tutti i Paesi: "Scatterà a seconda del Paese dal quale si arriva – ha detto Zampa – in ogni caso è in corso una revisione della lista dei Paesi la cui provenienza impone una quarantena e sarà pubblicato sul sito del ministero degli Esteri".

La sottosegretaria ha confermato la previsione di tenere chiusi gli impianti sciistici durante le vacanze di Natale in Italia sottolineando che "la stagione sciistica comunque non termina il 7 gennaio".

"L'indicazione arrivata dall'Europa è quella che si prevedano una quarantena e il tampone per chi si reca agli impianti sciistici in Austria. Ma gli stessi albergatori stanno discutendo su quali indicazioni sarebbero migliori per loro perché è evidente che non ci sarà una ampia richiesta".

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