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Scuola, Valditara vieta l’uso dei cellulari in classe “anche per scopo didattico”

La stretta all’uso dei telefoni in classe, più volte annunciata da Valditara, è diventata realtà. Il ministro dell’Istruzione ha firmato una circolare che vieta a partire da settembre l’utilizzo degli smartphone nelle scuole anche per finalità di insegnamento.
A cura di Giulia Casula
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"Ho firmato una circolare che vieta dal prossimo anno scolastico l'utilizzo del cellulare a qualsiasi scopo, anche didattico, perché io non credo che si faccia buona didattica con un cellulare fino alle scuole medie". Lo ha annunciato intervenendo al convegno "La scuola artificiale – Età evolutiva ed evoluzione tecnologica" a Roma, il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara.

La stretta all'uso dei telefoni in classe era stata già annunciata dal ministro, che in più di un'occasione si era pronunciato sul tema, tanto da farne uno dei suoi cavalli di battaglia. "Questo ovviamente non significa l'uso del tablet o del computer che devono essere però utilizzati sotto la guida del docente", ha precisato.

Nelle intenzioni del ministro ci sarebbe la volontà di ripristinare strumenti ormai superati, come il diario cartaceo. Da settembre dunque, "fermo restando che i genitori continueranno a essere avvisati con questo strumento, ho disposto che ritorni il diario di una volta dove il bambino segna a penna che cosa deve fare per domani, per dopodomani, e i compiti a casa", ha aggiunto. Così "il genitore potrà controllare, se il figlio non gli fa vedere il diario, però così il bambino si abitua a scrivere. Noi dobbiamo riabituare i nostri ragazzi al rapporto con la penna e con la carta", ha ribadito.

In Italia, dal 2007 l'uso dei cellulari durante le ore di lezione è vietato. Negli ultimi vent'anni, però, le cose sono cambiate, a partire dall'avvento degli smartphone, dotati di potenzialità molto più ampie dei primi telefoni, che si sono rapidamente diffusi  tra i giovani, diventando uno strumento indispensabile per la vita di tutti i giorni.

Le riflessioni sull'importanza del cellulare come strumento di apprendimento aveva spinto alcuni a ipotizzare di introdurlo nelle scuole, utilizzandolo per finalità didattiche. Ma dal governo è arrivato un secco niet, ribadito dalla circolare diffusa a dicembre del 2022, con cui il ministro ricordava la normativa vigente.

Fino a quel momento però, restavano alcune eccezioni che consentivano l'uso dei telefoni cellulari in classe come "strumenti compensativi di cui alla normativa vigente, nonché, in conformità al Regolamento d’istituto, con il consenso del docente, per finalità inclusive, didattiche e formative". Ora Valditara chiude definitivamente alla possibilità di utilizzare gli smartphone per insegnare, ma resta da chiarire se il divieto, che dovrebbe limitarsi alle elementari e le medie, verrà fatto valere solo all'interno della classe o nell'intero edificio scolastico.

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