Scuola, Valditara accelera su ddl per voto in condotta e riforma della sospensione
Il ministro dell'Istruzione Valditara, in vista del ritorno fra i banchi a settembre, vuole accelerare sulle riforme che riguardano la scuola. In particolare le misure riguarderanno la lotta contro il bullismo, con l’introduzione di nuove regole e criteri di valutazione sul comportamento in classe. "Fra qualche settimana vareremo un disegno di legge apposito sul voto di condotta, sulla riforma della sospensione", ha dichiarato il ministro intervenendo all'incontro ‘Una scuola che ha futuro' al meeting di Rimini. "Anche questi sono strumenti importanti per dare ai docenti dei poteri".
"La capacità didattica di entrare in relazione con lo studente è un passaggio fondamentale", ha sottolineato Valditara, che ha aggiunto: "Quello che è fondamentale per combattere il bullismo è la capacità del docente di sapere appassionare".
Le misure a cui fa riferimento Valditara riguardano il voto in condotta alle scuole medie, mentre alle superiori il giudizio inciderà sui crediti per l'ammissione all’esame di maturità.
In cosa consiste la riforma di Valditara
L'idea per la scuola secondaria di primo grado è far tornare il giudizio sul comportamento che lo studente ha avuto nel corso dell'anno: la valutazione sarà espressa in decimi e farà media, modificando così la riforma Fedeli del 2017. La stretta, come si diceva, riguarda anche le scuole secondarie di secondo grado, il voto sul comportamento inciderà sui crediti per l'ammissione all'Esame di Stato.
Secondo il piano di Valditara, il ‘5' in condotta e la conseguente bocciatura arriveranno non solo per la commissione di reati o gravi atti di violenza, ma anche per ripetute violazioni del regolamento di istituto. Alle superiori con un ‘6' in condotta lo studente avrà un debito in educazione civica da colmare con una verifica a settembre su cittadinanza e Costituzione.
Le novità interessano anche le sospensioni: nel caso di provvedimenti che prevedono fino a due giorni di stop dalle lezioni per gravi comportamenti sarà possibile svolgere il recupero attraverso attività educative a scuola e una verifica finale che verrà vagliata dal consiglio di classe.
Valditara sullo stupro di Palermo
"Abbiamo deciso con il ministro Roccella di lanciare il 25 novembre la giornata contro la violenza sulle donne nelle scuole, ma ovviamente non basta. Sarebbe puramente una testimonianza", ha detto il ministro dell'Istruzione e del merito Giuseppe Valditara a margine del meeting di Rimini rispondendo a chi gli chiedeva se, dopo lo stupro avvenuto a Palermo, il governo stesse pensando di introdurre l'educazione sessuale a scuola.
Il ministro ha annunciato che "dobbiamo avviare in tutte le scuole italiane una serie di programmi per affermare la cultura del rispetto. Questo è un tema che ho posto, al di là della violenza di genere, ma soprattutto educare a un rapporto che sia autenticamente paritario superando quei residui di machismo, di maschilismo che ancora connotano la nostra società. Credo che si possa fare tanto rendendo i ragazzi parte attiva".