Scuola, una carta da 500 euro a studente: le proposte di Conte e del M5s contro il caro libri
Giuseppe Conte ha presentato oggi alla Camera le proposte del M5s per l'istruzione, e ha anche risposto a una domanda sull'immigrazione, in particolare sulle soluzioni divergenti tra dem e pentastellati.
L'ex premier respinge la lettura secondo cui le posizioni del M5s sarebbero sovrapponibili a quelle della destra: "Io parlo come Meloni? La polemica politica non mi appassiona, non mi sento accusato di nulla dal Pd. Cosa ho a che fare io con un governo che fa propaganda sull'immigrazione?"
"Quando ho iniziato a governare, con la Lega di Salvini che anche ora fa propaganda, ho presentato un programma sulla strategia dell'immigrazione, l'ho portato al primo Consiglio Europeo. Ho lavorato in Europa offrendo proposte e cercando di conquistare fiducia e credibilità: se abbiamo sempre ottenuto le redistribuzioni, è perché ci siamo posti con credibilità e sotto traccia, e non per il ministro Salvini… Il Pd ha tutte le possibilità per declinare meglio la sua proposta. Il Pd non deve far polemica, ma posso dire che non siamo d'accordo sullo ius soli?"", ha detto Conte, ricordando che il M5s è invece a favore dello Ius Scholae, e propone una "terza via" per l'immigrazione, spiegando che l'Italia non può accogliere tutti i profughi che arrivano.
"Noi cartelli elettorali (con il Pd ndr) non li faremo mai, e non siamo favorevoli allo ius soli. Noi siamo per lo ius scholae, che assicura un percorso di integrazione. Quest'anno avremo 200mila migranti una cosa incredibile, quello che ci salverà saranno i movimenti secondari. Ma lo ius soli, combinato con lo ius sanguinis in un paese di transito, si crea un sistema che altera tutto, ingestibile".
E a proposito del memorandum con la Tunisia: "L'accordo con la Tunisia era chiaro sin dall'inizio che non potesse funzionare. ion ti puoi presentare cinque volte in un mese a Tunisi con la Von der Leyen, portando 200 milioni e pensando di risolvere la situazione, bisogna lavorare a fare spenti".
"Meloni non stanziato un euro per il caro libri"
"Mentre Meloni è impegnata a creare nuovi slogan per mascherare il fallimento sull'immigrazione, noi non dobbiamo dimenticare le vere emergenze del paese come il carovita, non ci sfugge che il presidente del Consiglio non ha stanziato un euro per il caro-libri, quando la spesa arriva a toccare 1.200 euro per studente, con rincari fino al 10%. Di fronte a tutto questo, silenzio assordante del governo. L'inflazione colpisce anche lì. Di fronte a questo silenzio assordante del governo. Deve risolvere i problemi", ha detto Conte, entrando nel dettaglio delle proposte.
Il M5s ha proposto una carta da 500 euro a studente: "È assolutamente urgente questa carta elettronica personale da 500 euro a studente, per una famiglia che non superi una certa soglia Isee. La classe media ormai è impoverita, ditemi una famiglia che sulla base delle statistiche Istat sarebbe ceto medio, non abbia difficoltà. Il governo ci risparmi i sermoni sulla natalità e sulla sostituzione etniche e cerchi di portarci soluzioni concrete", ha aggiunto.
"Noi non vogliamo lo scorporo delle spese militari e difesa dai bilanci, ma lo scorporo per le spese di istruzione o sanità, sono questi gli investimenti che vogliamo siano scorporati. Lo dicono anche ai ministri Valditara e Schillaci: ‘Fatevi valere rispetto a Crosetto e a Meloni, vi dovete fare sentire'. Nel Conte 2 abbiamo creato prospettive di bilancio favorevoli, durante la pandemia. Abbiamo raggiunto il 4% del Pil per investimenti nell'istruzione. Il problema è che senza visione neanche se con una congiuntura economia più favorevole" si riuscirebbe a ottenere qualcosa.
"Quando parlano di rimodulazione del Pnrr siamo consapevoli che lì si taglia", e poi i soldi si perdono "come per il piano per le periferie. Nelle tante Caivano non si risolvono i problemi con i blitz ma investendo nell'istruzione".
"Non tagliate i fondi per le periferie, per l'istruzione, per i giovani studenti. La scuola rimane ancora oggi un luogo dove poter realizzare un riscatto, invece di parlare improvvidamente di merito cerchiamo di costruire dei percorsi di riscatto culturale", ha detto Conte, ricordando il discorso di Meloni sull'underdog, e citando una frase pronunciata dalla premier, che il leader pentastellato condivide: "L'Italia è un Paese in cui la famiglia da cui provieni vale più di quello che dimostri". "Il problema è proprio questo", ha detto.
Le proposte del M5s sulla scuola
Il M5s presenta alla Camera le sue proposte per la scuola e contro il caro libri, che sta mettendo in pericolo il diritto allo studio: una ‘dote educativa' di 500 euro per ogni bambino per famiglie con isee non superiore a 45mila euro per l'acquisto di libri e cancelleria; educazione affettiva e sessuale come "antidoto ai disagi minorili" a partire dalla scuola secondaria; una "sensibile" diminuzione del numero di studenti per classe, per contrastare la dispersione scolastica. Sono le proposte che i deputati del Secondo i pentastellati "ci troviamo di fronte a una vera emergenza. La spesa annua per ogni singolo studente arriva a 1.200 euro per tutto il materiale didattico". Per questo, la scuola e l'istruzione, "cominciano a diventare un bene di lusso".