Scuola, test sierologici a tappeto: 2 milioni di esami per insegnanti e bidelli
Il ministro della Salute Roberto Speranza lo aveva annunciato in un'intervista due giorni fa: nelle scuole, per l'avvio del nuovo anno, ci saranno i test sierologici per il personale, dagli insegnanti ai bidelli, come chiesto dalle linee guida del comitato tecnico scientifico. Perché secondo il ministro è necessario recuperare "una relazione organica costante della prevenzione sanitaria con la scuola". Anche il presidente del Consiglio Conte e la ministra dell'Istruzione Azzolina si sono detti favorevoli ai controlli a tappeto.
Come riferisce il ‘Corriere della Sera' nel documento consegnato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte gli esperti invitano il governo alla massima prudenza. Dovranno essere effettuati circa 2 milioni di test poco prima della ripartenza delle strutture scolastiche, che riapriranno i battenti i primi di settembre. Quindi le procedure dovranno essere completate nell'ultima settimana di agosto.
Il commissario Domenico Arcuri, sarebbe già pronto a far partire la gara d'appalto per la fornitura il quantitativo necessario di esami. Per velocizzare i tempi, su suggerimento del comitato tecnico scientifico, potrebbero essere impiegati anche militari e forze dell'ordine, dotati di un kit medico per effettuare i test, che comunque non potranno essere obbligatori ma fortemente consigliati. La pianificazione dei controlli sarà effettuata in collaborazione stretta con le Regioni, che dovranno fornire l’elenco di tutte le scuole e organizzare l'effettuazione delle analisi in accordo con i provveditorati.
Più complicato, invece, mappare tutti gli studenti che sono circa 8 milioni. Per i ragazzi si procederà con controlli a campione, durante tutto il corso dell'anno. Il governo sta valutando anche l'ipotesi di dotare ogni istituto di un medico, affinché il ritorno in classe avvenga in piena sicurezza, nel rispetto delle norme anti Covid.
Sempre secondo le linee guida, chi ha una temperatura superiore ai 37,5° non potrà entrare a scuola. Non ci saranno i termo-scanner all’ingresso degli edifici, ma se uno studente ha sintomi deve rimanere a casa, e segnalare alla Asl la situazione sanitaria in modo che si possa procedere al tampone. In caso di positività si provvederà subito all’isolamento, mentre per studenti e insegnanti con i quali il ragazzo è entrato eventualmente in contatto scatterà la procedura di controllo per la messa in quarantena e l'effettuazione del tampone. Il piano del Cts verrà limato nelle prossime ore, ma su questi punti non dovrebbe esserci novità dell'ultimo minuto.