Scuola, stop dad per alunni vaccinati e durata quarantene uguale per elementari e superiori
Da giorni ormai si parla dell'urgenza di cambiare le regole sulla quarantena a scuola, riducendo il periodo di quarantena almeno per i vaccinati, da 10 a 5 giorni. Un nuovo decreto, che probabilmente non sarà varato dal Cdm di oggi ma dal prossimo, dovrebbe modificare ancora le norme per le quarantene delle classi, in caso di positivi tra gli studenti. Uno dei membri del Comitato tecnico scientifico, Fabio Ciciliano, ha ribadito la necessità di eliminare la dad per i vaccinati. Sulla scuola, dice, "è ora di cambiare metodo".
"Le scuole devono sempre stare aperte e bisogna dare la possibilità ai vaccinati e agli immunizzati di frequentare sempre in presenza anche quando si sono verificati casi di positivi che invece restano a casa". E sulle quarantene "bisogna uniformare le regole dalle elementari alle superiori e chiudere solo dopo tre o quattro contagi, ma solo per chi non si è vaccinato".
In questo momento le misure restrittive variano in base alla fascia d'età: una distinzione tra vaccinati e non vaccinati viene fatta alle medie e alle superiori. Al momento nella scuola secondaria di primo e secondo grado con un caso di positività nella stessa classe è prevista l'autosorveglianza con la prosecuzione delle lezioni in presenza e l'uso delle mascherine Ffp2; con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che non hanno avuto la dose di richiamo e hanno completato il ciclo vaccinale da più di 120 giorni e per coloro che sono guariti da più di 120 giorni: per tutti gli altri è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l'autosorveglianza e l'utilizzo di mascherine Ffp2.
Per medie e superiori poi con tre contagi in classe si attiva per tutti la dad. Mentre alle elementari si va in didattica a distanza con 2 contagi. L'idea è quella di equiparare le due fasce, portando a 3 casi la soglia che fa scattare la dad, grazie all'avanzamento della campagna vaccinale tra i più piccoli. Già nei giorni scorsi sono state introdotte alcune novità con il decreto del 27 gennaio, pubblicato nella Gazzetta ufficiale: chi ha il Super green pass potrà rientrare dall'autosorveglianza senza dover fare necessariamente il tampone (potranno entrare in classe con la verifica della sola certificazione verde) mentre i test saranno gratuiti anche alle elementari.
Stop al Green Pass a fine primavera
"Via il green Pass a fine primavera, via, subito, i colori delle Regioni e la quarantena per gli alunni vaccinati", ha proposto il medico Fabio Ciciliano, intervistato da Il Giornale, Fabio Ciciliano. Per quanto riguarda la certificazione verde per Ciciliano "diventerà sempre più residuale con l'incremento delle vaccinazioni e la riduzione dell'impatto del virus sul sistema sanitario. E alla fine della primavera si può pensare di toglierlo definitivamente. Nel frattempo va abolita la scadenza per chi ha fatto il booster".
Via le mascherine da aprile
Le mascherine all'aperto "teniamole ancora un po'. Siamo ancora in inverno, la mascherina non è una devastante limitazione della nostra libertà. Personalmente le terrei fino alla fine dello stato di emergenza", in scadenza il 31 marzo, ha detto ancora l'esperto del Cts. Oggi è previsto il Consiglio dei ministri sulle nuove misure anti-Covid, che dovrebbe prorogare l'obbligo di mascherine all'aperto. Dovrebbe essere prolungato anche lo stop alle discoteche, che secondo le norme in vigore dovrebbero essere chiuse fino a oggi: il termine dovrebbe essere portato al 15 febbraio.
Per Ciciliano poi la riapertura delle discoteche è una decisione "ovviamente politica. La discoteca è la sublimazione del rischio di trasmissione. È fattibile se si riduce la circolazione virale". Infine il sistema a colori per le Regioni: "Ora è sufficiente mantenere la zona rossa perché è il campanello di allarme di una situazione a rischio".