Scuola, spetta alle famiglie comprare le mascherine Ffp2 (e vanno cambiate ogni giorno)
Prima della riapertura delle scuole i dirigenti scolastici, oltre a spingere per la ripresa delle lezioni a distanza dopo la fine delle vacanze di Natale, avevano chiesto al ministero anche Ffp2 gratuite per tutti. Ma oggi il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, ha chiarito che queste rimangono a carico delle famiglie. "Alle Ffp2 devono provvedere le famiglie. Non è previsto dal decreto che debbano essere fornite dalle scuole", ha chiarito parlando con l'AdnKronos. E vanno cambiate ogni giorno, ha precisato: "Il non-cambio può essere motivo di preoccupazione.L'obbligo è di cambiarle ogni giorno. Se il non-cambio sarà un fenomeno diffuso, il ministero ne dovrà prendere atto".
Le mascherine Ffp2 a carico delle famiglie
Le mascherine Ffp2 facevano parte, insieme al potenziamento dello screening tra gli studenti e all'aumento del tasso di vaccinazione tra la popolazione in età scolastica, del pacchetto di richieste avanzato dai dirigenti scolastici per assicurare il ritorno in presenza in totale sicurezza. "È per raggiungere questi obiettivi che sarebbe stato opportuno, a nostro avviso, effettuare due o tre settimane di dad. Il Governo ha legittimamente preso una decisione diversa che noi rispettiamo, come è doveroso per qualsiasi dirigente", ha aggiunto Giannelli per mettere un punto alle polemiche che volevano i presidi in conflitto con il ministero per la decisione di rientrare in presenza il 10 gennaio.
Nel decreto emanato dal governo lo scorso 24 dicembre si metteva comunque già in chiaro che gli studenti potessero continuare a indossare le mascherine chirurgiche, una volta tornati tra i banchi. E inoltre si precisava che le Ffp2 sarebbero state fornite direttamente dalla struttura commissariale agli insegnanti nei casi di studenti esentati dall'obbligo di mascherina in classe.
Il problema dei sistemi di areazione
Un altro problema che si stanno trovando ad affrontare moltissime scuole è quello dell'areazione dei locali. Senza uno speciale sistema di filtri per l'aria, infatti, molte classi si trovano a dover tenere costantemente le finestre aperte. E gli studenti a dover studiare al freddo. "Impossibile per noi fare impianti di aerazione nelle scuole. Li devono costruire gli enti locali. Altra cosa sono i sanificatori che, a differenza dei sistemi di aerazione, sarebbero acquistabili con i 350 mln del fondo del decreto-legge 73/2021 e costano tra i 500 e i 1000 euro l'uno. Ma di fatto sono un'opzione non praticabile", ha commentato Giannelli, spiegando che la media di risorse provenienti da quel fondo a disposizione per ciascuna scuola è di circa 43mila euro, ma per acquistare sanificatori a 50 classi la spesa può arrivare anche a 50 mila euro. "E i fondi sono destinati anche ad altro. Inoltre producono un sovraccarico elettrico che non è detto che la fornitura della scuola possa reggere. Infine, vanno ripuliti ed hanno filtri che hanno costi elevati. La sanificazione fai da te alla buona non è praticabile in linea di principio".