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Scuola, sottosegretaria Floridia a Fanpage: “Mascherine Ffp2 non vanno imposte ai bimbi più piccoli”

In un’intervista a Fanpage.it la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia dice che le norme per la quarantena in classe potrebbero cambiare presto: “Si tratta di una procedura che può essere snellita, stiamo lavorando a semplificazioni”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La sottosegretaria all'Istruzione Barbara Floridia ha confermato a Fanpage.it che il governo potrebbe cambiare presto le regole per la quarantena in classe. Un'ipotesi, proposta dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, è che la dad scatti solo per gli studenti della scuola primaria nel caso emergano dei contagi, perché in quella fascia la quota di non vaccinati è chiaramente più alta. La didattica a distanza in presenza di due o tre positivi per le scuole superiori e per le medie, potrebbe essere eliminata. Le nuove norme non sono ancora chiare, ma il ministero dell'Istruzione e quello della Salute sono al lavoro per modificare e semplificare il protocollo sanitario attuale.

Un'altra questione, sollevata in particolare da Maurizio Matteoli, pediatra clinico e dall'epidemiologa Sara Gandini, riguarda l'obbligo di mascherina per i bambini. Gli scienziati, alla luce di alcuni studi internazionali, hanno espresso forti dubbi sulla reale utilità dei dispositivi di protezione, anche per quelli chirurgici, sui più piccoli, perché potrebbero anche compromettere lo sviluppo del sistema immunitario, in un momento in cui questo ha più bisogno di essere "allenato", dicono gli studiosi. Viene chiamato in causa anche un report dell’Ecdc, in cui si legge che "Nelle scuole primarie, l’uso delle mascherine è consigliato agli insegnanti e agli altri adulti quando non è possibile garantire il distanziamento fisico, ma non è raccomandato agli studenti. Nelle scuole secondarie è consigliato l’uso delle mascherine sia per gli studenti che per gli adulti (mascherine per bambini > 12 anni) che vivono in aree con trasmissione comunitaria di SARS-CoV-2. L’uso delle mascherine dovrebbe essere visto come una misura complementare, piuttosto che una misura a sé stante per prevenire la trasmissione all’interno delle scuole". Abbiamo chiesto un parere alla sottosegretaria all'Istruzione del M5s Barbara Floridia.

Lei ha sempre chiesto la distribuzione di mascherine Ffp2 nelle scuole. C’è la possibilità di estendere l’obbligo a tutti gli studenti?

Da tempo gli esperti indicano nelle mascherine Ffp2 uno strumento utile a ridurre il rischio di contagio. D'altronde anche la normativa le prescrive in determinati casi e sto facendo in modo di assicurare alle scuole il prima possibile gli opportuni rifornimenti. Per quanto riguarda l'obbligo a tutti gli studenti ci rifaremo come sempre a quanto suggerito dagli esperti del comitato tecnico scientifico.

Molti dirigenti scolastici lamentano ritardi nella distribuzione delle Ffp2 promesse. Entro quando saranno riforniti tutti gli istituti?

I presidi hanno ragione: è vero che non sono arrivate ancora a tutte le scuole. Stiamo provvedendo a anche su mia sollecitazione a stanziare le risorse che servono per poterle distribuire in maniera capillare al più presto.

Alcuni esperti hanno sollevato dubbi sull’obbligo di mascherina imposto ai bambini durante l’attività scolastica, specialmente a quelli di età compresa tra i 6 e i 10 anni. L’epidemiologa Gandini dice che l’uso delle mascherine potrebbe essere dannoso per il loro sistema immunitario. Possiamo rassicurare i genitori su questo punto?

È opportuno che non si impongano le Ffp2 ai bambini più piccoli quando non necessario, viste anche le riflessioni scientifiche che vengono da autorevoli esperti. Chiaramente, se in futuro diversamente la scienza ci dovesse dire che per proteggere i bambini per un determinato periodo serve imporle, sarà nostra premura assicurare alle scuole la possibilità di avere le Ffp2 anche per i più piccoli.

Il ministro ha annunciato che le regole della quarantena potrebbero cambiare ancora. Per esempio per la scuola d’infanzia con un solo positivo è prevista la quarantena per tutta la classe, anche per i bambini che sono appena guariti dall’infenzione. Come potrebbero cambiare le regole?

Lo stiamo valutando assieme al ministero della Salute, perché ovviamente su questa materia non ci si può muovere esclusivamente di nostra iniziativa. Certamente si tratta di una procedura che può essere snellita, stiamo lavorando a delle semplificazioni per quegli studenti che si sottopongono a un test che dà esito negativo, il cui rientro a scuola conosce appesantimenti burocratici molto problematici per le famiglie.

In questo momento i presidi dicono che la percentuale di classi in Dad supera il 50% del totale. Le sembra un dato attendibile?

Come ha detto anche il ministro Bianchi i dati ufficiali li dà il ministero dell'Istruzione. Sicuramente c'è un numero significativo di classi in dad in questo momento, ma dai dati che abbiamo dal nostro monitoraggio non è così elevato. Siamo consapevoli delle difficoltà che i presidi stanno affrontando viste le assenze causa covid ma è opportuno non fare allarmismi. Il sistema scolastico nel complesso sta tenendo e contiamo nel fatto che ci si stia avvicinando all'inizio dell'abbassamento della curva dei contagi, perché questo consentirà di rientrare il prima possibile quasi tutti in presenza.

Quando pubblicherete i dati ufficiali sui contagi in classe?

È in atto un monitoraggio costante dei dati, che devono ovviamente essere processati in maniera corretta ai fini della loro pubblicazione. Ho personalmente sollecitato che questo avvenga il prima possibile e non appena saranno disponibili provvederemo a renderli pubblici.

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