Scuola, Sasso denuncia: “Nella maggioranza c’è chi vuole lasciare a casa i bimbi non vaccinati”
A settembre l'anno scolastico ripartirà in presenza, come ha anche assicurato oggi il ministro dell'Istruzione: "La vaccinazione è un elemento fondamentale per il rientro a scuola in sicurezza e in presenza. Accompagneremo le scuole nell'applicazione delle misure, metteremo a disposizione un help desk, prepareremo insieme la riapertura. Quest'anno è stata autorizzata l'assunzione non solo di migliaia di docenti, ma anche di 12.193 unità di personale Ata. Altro personale per il recupero degli apprendimenti e per l'emergenza sarà assegnato grazie ai fondi del sostegni bis. La riapertura in presenza e in sicurezza è davvero l'obiettivo di tutto il Governo", ha scritto Patrizio Bianchi, nel suo primo post su Facebook. Ma il sottosegretario Sasso si è detto preoccupato per l'ipotesi che ci possa essere una differenziazione tra bimbi vaccinati e no, con una conseguente penalizzazione a danno dei secondi.
"C'è una linea di demarcazione che per quanto mi riguarda non potrà mai essere superata e che riguarda i minori non vaccinati a scuola. Purtroppo più di qualcuno (anche all'interno della maggioranza che sostiene il Governo) ha ipotizzato di escludere in futuro dalle lezioni in presenza i minori non vaccinati. Ipotesi lunare, inutile, rispedita al mittente dalla Lega e nemmeno presa in considerazione nell'ultimo CdM. Ma bisogna vigilare, sempre", ha scritto il sottosegretario all'Istruzione, Rossano Sasso sul suo profilo Facebook.
"Noto – ha aggiunto – che qualcuno sta tornando alla carica in tal senso, arrivando ad immaginare i bambini non vaccinati a casa in dad e quelli vaccinati a scuola in presenza. Ignobile, irrazionale, privo di motivazione scientifica e soprattutto pedagogica. Non lo consentiremo, costi quel che costi. Non lo consentiremo. Mai".
La possibilità di estromettere gli alunni non vaccinati dalle lezioni in presenza, va detto, non sembra all'ordine del giorno. Con l'ultimo decreto Covid il governo si è limitato a estendere l'obbligo di green pass al personale scolastico e universitario e agli studenti universitari, ma non agli studenti dai 12 anni in su. Al di sotto di questa fascia di età infatti il vaccino anti Covid non è stato ancora autorizzato.