Scuola, Salvini contro Conte: “Riapertura il 7 gennaio rischia di essere una catastrofe”
Il segretario della Lega, Matteo Salvini, torna ad attaccare il governo sulla gestione dell’emergenza Coronavirus e chiede un maggiore confronto tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e le forze di centrodestra. Salvini, però, non risparmia critiche, soprattutto in vista della riapertura delle scuole, prevista per il 7 gennaio, con il 75% di didattica in presenza per le superiori. Il leader leghista, intervenendo durante la discussione al Senato sulla riforma del Mes, parla della scuola come della “spina dorsale di questo Paese”: “Se lei e il ministro Azzolina lo riteneste, noi domani saremmo al tavolo di confronto come centrodestra. Perché dire il 7 gennaio riaprono indistintamente le scuole significa mettere a rischio la salute di milioni di studenti, dei loro familiari e degli insegnanti. Se non si è fatto nulla sul trasporto pubblico, sull’areazione delle classi, dire oggi rimandiamo a scuola i figli rischia di essere una catastrofe”.
Salvini contro i divieti per Natale
Altre critiche mosse da Salvini sono quelle sulle regole per il Natale, con il divieto di spostamento tra comuni per le giornate del 25 e del 26 dicembre e del primo gennaio: “Solo in Italia si dice alla gente che il giorno di Natale non puoi uscire dalla gabbia del tuo comune, non c’è nessuna evidenza scientifica. Il presidente pensi a quei milioni di italiani soli che almeno il giorno di Natale hanno bisogno di affetto e di un sorriso”. Salvini ribadisce, sin dall’inizio del suo interno, la sua volontà di aprire un confronto con il governo: “L’intero centrodestra è disponibile a confrontarsi con lei da domani”.
Il colloquio tra Salvini e Conte
Come fanno sapere fonti della Lega, Salvini si è avvicinato al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine del suo intervento. Il leader del Carroccio ha chiesto un incontro urgente, soprattutto sui temi dell’apertura delle scuole e delle chiusure di Natale. Salvini esprime preoccupazione per la ripresa della didattica in presenza senza un’adeguata programmazione, come affermato durante il suo intervento. Il segretario del Carroccio chiede anche di allentare i divieti previsti nei giorni di festa, permettendo almeno la circolazione all’interno delle province o nel raggio di poche decine di chilometri dalla propria abitazione.
Salvini punzecchia anche Mattarella
Dopo le altre critiche mosse da Salvini al governo sulla sanità e sul tema del lavoro, il leader leghista parla anche del ruolo del capo dello Stato, Sergio Mattarella: “Vedo molto attivo Mattarella con dei retroscena sui giornali, mi auguro che sia altrettanto operativo nel difendere le prerogative del Parlamento, che rappresenta la democrazia e l'unità di questo Paese”. Poi Salvini chiede più attenzione verso alcune aziende strategiche come l’Ilva e Leonardo e punta anche a inserire il progetto del “ponte sullo stretto di Messina” tra i programmi da mettere in campo per unire “il Paese da Nord a Sud”. Salvini conclude: “Diritto alla salute sì, perché la vita viene prima di tutto, però senza dividere famiglie da famiglie e italiani da italiani. Se ha voglia di parlare di questo e non di rimpasti e di poltrone la Lega è a disposizione”.