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Scuola, Salvini attacca Azzolina: “Non è un ministro, ma una persona con problemi”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, dopo un infelice paragone tra la scuola e i lager nazisti torna all’attacco della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina: “Non abbiamo un ministro della scuola, abbiamo una persona che ha dei problemi, vorrei comprarle un banco con le rotelle e farle fare un giro sul lungomare”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Per Matteo Salvini sembra quasi un’ossessione. Da settimane, ormai, il leader della Lega prende di mira la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, attaccandola anche sul piano personale per le sue decisioni e le sue parole sul mondo della scuola. Non fa eccezione la giornata di oggi, durante la quale Salvini riserva più di un attacco alla titolare del ministero di via Trastevere. Durante un comizio a Marina di Cecina (Livorno), Salvini ci va giù pesante: “Non abbiamo un ministro della scuola, abbiamo una persona che ha dei problemi, vorrei comprarle un banco con le rotelle e farle fare un giro sul lungomare”. Salvini cerca di giustificare il suo attacco parlando dell’incertezza riguardante la ripresa delle lezioni: “Ho due figli e a un mese dall'inizio della scuola non sappiamo ancora quante ore andranno in scuola, se andranno a scuola in classe, al cinema, al ristorante. Un paese che non si occupa dei suoi studenti è un paese morto”.

Salvini: voglio trasformare scuole in lager

Salvini aveva già attaccato il ministero dell’Istruzione e il governo in mattinata, parlando da Sarzana (La Spezia), con una frase aspramente criticata per un paragone inopportuno: “Qua qualcuno ha voglia di prolungare lo stato d’emergenza per mesi e mesi… L'emergenza ce la ricordiamo a marzo ad aprile, adesso gli italiani hanno usato la testa e usano le mascherine. Questi tarati, ed è una battaglia che combatterò, vogliono trasformare le scuole in dei lager con i banchi con le rotelle, le mascherine e i plexiglass. Me la vedo qua la Azzolina sul viale di Sarzana con il banco con le rotelle che viene avanti e indietro”.

Salvini: con restrizioni non mando mia figlia a scuola

Il leader della Lega ha più volte attaccato il governo e Azzolina per la gestione della scuola nella giornata di oggi: “I bambini hanno diritto di andare a scuola in sicurezza, ma senza essere rinchiusi tra plexiglass e con la mascherina. I bambini hanno bisogno di affetto, della mano della maestra e del sorriso degli amichetti. Se impongono la mascherina, il plexiglass, i banchi con la rotelle, io mia figlia a scuola non ce la mando, perché la scuola non è un lager. Si può andare a scuola in sicurezza, ma senza essere chiusi come pacchi postali”.

Salvini non risparmia altri attacchi alla ministra dell’Istruzione: “Ci ritroviamo un ministro incapace che scarica tutto su presidi e insegnanti. Con questo governo inadatto abbiamo i criminali a casa e avremo i dirigenti scolastici in tribunale”, afferma riferendosi alla responsabilità penale dei dirigenti scolastici in caso di nuovi contagi a scuola. Poi il leader leghista parla ancora della figlia: “Mia figlia di 7 anni non vede l'ora di tornare a scuola. Alla sua età io avevo una voglia assolutamente contraria. Ora per fortuna è pieno di bimbi che vogliono tornare a scuola”.

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