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Scuola, cambiano le regole per le bocciature: anche con la dad studenti rischiano la non ammissione

Se l’anno scorso l’ex ministra Azzolina aveva proposto promozioni automatiche per tutti per via della pandemia, quest’anno le cose potrebbero cambiare. Il ministero dell’Istruzione sta studiando una nuova ordinanza che potrebbe reintrodurre la possibilità di bocciare in presenza di insufficienze.
A cura di Annalisa Cangemi
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Si potrà bocciare quest'anno, dopo che i ragazzi hanno fatto didattica a distanza per la maggior parte del tempo? Si attende una decisione ufficiale del ministro dell'Istruzione Bianchi. "Al momento le disposizioni sono quelle pre-Covid e dunque sarà possibile rimandare e anche bocciare chi ha molte insufficienze", ha detto al Corriere della Sera Cristina Costarelli, preside del liceo Newton di Roma – Certo si terrà conto della situazione, delle lunghe chiusure e si arrotonderà, ma mandare tutti avanti di nuovo come lo scorso anno credo che sarà molto difficile e alla fine anche poco produttivo".

L'anno scorso dopo il lockdown l'Ordinanza Ministeriale 16 maggio 2020, n. 11 sulla valutazione degli studenti e ammissione agli esami e alla classe successiva spiegava qual era l'unica condizione per la non ammissione alla classe successiva dell'alunno. Per via del Covid l‘ordinanza ammetteva, per le classi non terminali del primo ciclo e secondaria di II grado, la promozione anche con insufficienze, cioè in presenza di votazioni inferiori a sei decimi o con un livello di apprendimento non consolidato. Per coloro che sono stati promossi a giugno in modo automatico, senza aver raggiunto la sufficienza, si era parlato però di una strategia di recupero degli apprendimenti. Ma a settembre di quest'anno poi di questi corsi non si è vista nemmeno l'ombra.

Però il consiglio di classe aveva facoltà di bocciare se in assenza di elementi valutativi relativi allo studente; ad esclusione però dei casi di mancata disponibilità di apparecchiature tecnologiche o di problemi legati alla connettività. Si legge nel testo del provvedimento: "Nei casi in cui i docenti del Consiglio di classe non siano in possesso di alcun elemento valutativo relativo all’alunno, per cause non imputabili alle difficoltà legate alla disponibilità di apparecchiature tecnologiche ovvero alla connettività di rete, bensì a situazioni di mancata o sporadica frequenza delle attività didattiche, perduranti e già opportunamente verbalizzate per il primo periodo didattico, il Consiglio di classe, con motivazione espressa all’unanimità, può non ammetterlo alla classe successiva”.

Per quest'anno potrebbero esserci novità. Da quanto di è appreso fino ad ora il ministro dell'Istruzione Bianchi ha annunciato che quest’anno per la maturità resta anche il giudizio di ammissione, che l’anno scorso era stato cancellato. L’unica deroga sarà prevista per chi ha avuto problemi oggettivi con la didattica a distanza. Rispetto all'anno scorso però potrebbero però essere autorizzate anche le bocciature: "Sono i consigli di classe a decidere le valutazioni", ha ribadito nei giorni scorsi.

Della stessa idea anche Antonio Giannelli, che guida l'Associazione nazionale presidi: "Non credo che sia utile la promozione automatica ma non ci potrà neppure essere troppo rigore, bisognerà tenere conto del disagio di un anno così travagliato distinguendo almeno tra chi si è impegnato anche se non ha raggiunto gli obiettivi e chi no. Nei casi dubbi si potrebbe promuovere con l’obbligo di recupero".

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