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Scuola, possibile obbligo vaccinale per gli insegnanti: “Governo deciderà in settimana”

Il governo deciderà in settimana sull’ipotesi di introdurre l’obbligo di vaccinazione contro il Covid per i docenti delle scuole italiane. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, assicura che “la decisione sull’obbligo vaccinale o meno per gli insegnanti andrà presa dall’intero collegio”. Il Pd chiede di introdurlo, la Lega dice no.
A cura di Stefano Rizzuti
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Un accordo ancora non c’è, ma l’intesa che si troverà in Consiglio dei ministri dovrà essere sostenuta da tutti gli esponenti del governo. Parliamo dell’obbligo vaccinale per gli insegnanti e il personale scolastico, ipotesi al vaglio del governo in queste ore, in attesa della riunione di Palazzo Chigi prevista per mercoledì. È il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, a ribadire che si deve arrivare a un accordo: “Ci troveremo questa settimana col Consiglio dei ministri e la decisione sull’obbligo vaccinale o meno per gli insegnanti andrà presa dall’intero collegio”. Il punto, però, è che al momento questa intesa non c’è e nella maggioranza restano le divisioni. Al momento lo scontro è soprattutto tra il Pd e la Lega: i dem chiedono di applicare l’obbligo per i docenti, mentre il Carroccio si dice fermamente contrario.

Pd chiede obbligo vaccinale per gli insegnanti

Da Palazzo Chigi non emerge, ad ora, una linea definita sul tema. A prevalere sembra essere la prudenza, senza nessuna decisione drastica sull’obbligo per i professori. Ma il pressing del Pd sul tema continua, come dimostrano anche alcuni presidenti di Regione, a partire da Stefano Bonaccini, che chiedono di aprire il dossier al più presto per arrivare a una riapertura della scuola completa, senza didattica a distanza e in massima sicurezza. La linea del Pd viene ribadita anche dal suo segretario, Enrico Letta: “Le vaccinazioni sono una priorità assoluta, invitiamo il governo a prendere iniziative stringenti”. Discorso che vale soprattutto per le scuole, per evitare un nuovo ricorso alla dad.

Scuola, Salvini contro obbligo: è scontro con Letta

Dalla parte opposta si schiera Matteo Salvini, che ritiene fondamentale mettere in sicurezza le persone con più di 60 anni: “Da 40 a 59 anni scelgano, per i giovani non serve”. Motivo per cui, a suo parere, “parlare di obbligo per studenti di 13 o 14 anni o per gli insegnanti non fa parte del mio modo di pensare un paese libero”. Inoltre il leader della Lega basa il suo ragionamento su un altro elemento: “Entro settembre si stima di arrivare oltre il 90% di copertura volontaria tra gli insegnanti. Che senso ha parlato di obblighi o licenziamenti a scuola?”. Per Letta, però, quello di Salvini è un “atteggiamento completamente irresponsabile”. E con lui si schiera anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, per il quale “nel dibattito sui vaccini non sono ammissibili ambiguità da parte di nessuna forza politica”.

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