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Scuola, per attività didattiche su temi della sessualità obbligatorio consenso dei genitori: nuovo decreto

Il governo ha varato nuove norme che riguardano il mondo della scuola: diventa obbligatorio il consenso informato dei genitori prima di offrire agli studenti attività didattiche sui temi della sessualità. Il ministro Valditara: “All’insegno della trasparenza vogliamo rafforzare l’alleanza tra scuola e famiglia, come abbiamo fatto con la circolare sui compiti a casa”.
A cura di Annalisa Cangemi
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È terminata dopo poco più di un'ora a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri che aveva, tra gli altri punti all'ordine del giorno, l'esame di un decreto legge con ulteriori disposizioni urgenti per affrontare l'alluvione nei territori di Emilia-Romagna, Toscana e Marche e gli effetti del fenomeno bradisismico nell'area dei Campi Flegrei, nonché disposizioni di carattere finanziario in materia di protezione civile; un ddl con disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico, in relazione all'educazione sessuale; un il ddl con disposizioni in materia di tutela del personale docente della scuola e dei dirigenti scolastici. Non era invece all'ordine del giorno un provvedimento con misure sulla sicurezza sul Lavoro, come era emerso nelle ultime ore.

"Per comprendere il senso voglio sottolineare alcuni principi costituzionali, come l'articolo 30, ‘È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli'. La nostra Costituzione è personalista, e dunque la scuola mette al centro lo studente. All'insegna della trasparenza vogliamo rafforzare l'alleanza tra scuola e famiglia, come abbiamo fatto con la circolare sui compiti a casa. Vogliamo sottolineare l'importanza della libertà educativa", ha detto il ministro Valditara in conferenza stampa, dopo il Cdm.

"I genitori devono essere consapevoli delle attività didattiche sui temi della sessualità. Le scuole devono acquisire il consenso preventivo per iscritto, in base a preventive informazioni esaurienti, soggetti che partecipano, il materiale didattico, e le finalità delle attività", in caso di attività non obbligatorie. "Per quelle attività che devono svolgersi obbligatoriamente, le scuole devono offrire un'attività alternativa, laddove il genitore abbia negato il consenso".

I soggetti coinvolti "devono avere requisiti di professionalità scientifica e accademica". Per il primo ciclo le attività previste devono essere solo quelle previste nell'ambito delle Indicazioni nazionali: "Per le scuole dell’infanzia e per le elementari – ha aggiunto il ministro – i temi legati alla sessualità che possono essere affrontati sono solo quelli contenuti nelle indicazioni nazionali, quindi nei programmi nazionali di biologia, etc".

Arresto in flagranza reato chi picchia i docenti

Si modifica poi l'articolo 180 del Codice di procedura penale: "Si prevede l'arresto in flagranza di reato nel caso di lesioni al personale scolastico. Si prevede inoltre un aggravamento delle pene per lesioni al personale scolastico: si passa per le lesioni lievi da 6 mesi a 3 anni attuali a 2 a 5 anni di reclusione. Questa norma viene dopo una norma analoga che era stata prevista per il personale medico. Quello scolastico, dopo quello sanitario, è quello più coinvolto in aggressioni, tra quello del personale della Pa. Sono soprattutto genitori che picchiano docenti o dirigenti scolastici", ha spiegato ancora il ministro dell'Istruzione.

"Un educatore che lavora per i nostri figli non si tocca, questa figura deve essere preservata", ha precisato il ministro. "L'arresto in flagranza non si estende ai minori". Poi ci sono alcune variazioni che riguardano le valutazioni per le scuole secondarie: "Con il 5 in condotta si verrà bocciati, abbiamo reso più tassative le varie ipotesi. Con il 6 in condotta si viene rimandati a settembre, quando lo studente dovrà presentare un elaborato critico, dimostrando di aver capito perché un certo comportamento è stato negativo. Ci sarà più scuola, allo studente verranno dati compiti in più Sopra i tre giorni di sospensione scattano le attività di cittadinanza solidale, obbligatoriamente. Per esempio servire in una casa di riposo o tenere in ordine il giardino della scuola".

Nessun decreto Lavoro per il 1 maggio

"Siamo consapevoli di aver fatto molto, ma siamo anche consapevoli che sul fronte della sicurezza c'è ancora tanto da fare. Oggi il Cdm ha preso atto del fatto che tutto quello che dovrà essere fatto sul tema della salute e della sicurezza sul lavoro necessita di una concertazione con le parti sociali che saranno convocate la mattina dell'8 maggio. Il Governo porterà al tavolo delle proposte che saranno anche dettagliate, ma contemporaneamente oggi non approviamo un decreto perché ci sembra importante fare una preventiva condivisioni con le parti sociali", ha spiegato la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, nel corso della conferenza stampa di oggi.

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