Scuola, obbligo di mascherina all’aperto ma le regole in classe non cambiano

Da domani scatta l'obbligo di mascherina per tutti nei luoghi all'aperto: con il nuovo decreto approvato oggi, illustrato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa, tutte le volte che si esce di casa bisogna avere con sé il dispositivo di protezione. Sono esentati dall'obbligo i bambini sotto i sei anni, le persone con patologie non compatibili con la mascherina, o chi si trova in luoghi isolati, con conviventi. Ma la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha spiegato che con il nuovo provvedimento per il mondo della scuola non cambia nulla, e restano tutti i protocolli e le linee guida fino ad ora previsti.
"A scuola le regole non cambiano: abbiamo protocolli e linee guida già stabiliti. Se uno studente è seduto a un metro di distanza può abbassarla, se vuole tenerla può farlo, nelle situazioni di dinamicità va tenuta", ha spiegato la titolare di Viale Trastevere al tg di La 7. "Ho visitato le scuole, le regole si praticano con grande responsabilità le ore a scuola rappresentano il luogo più sicuro. Sono più preoccupata per le scene che ho visto fuori dalle scuole. Ora anche fuori dalle scuole con l'uso della mascherina ci sarà più protezione". Il riferimento è alle scene documentate nei giorni scorsi davanti o nei pressi degli istituti scolastici, dove più si sono concentrati gli assembramenti dei giovanissimi e dei genitori. Per questo alcune Regioni avevano anticipato con un'ordinanza le restrizioni oggi disposte a livello nazionale.
Nessun passo indietro per il concorso straordinario per l'immissione in ruolo dei docenti precari, che comincerà il 22 ottobre, e che "verrà fatto nel rispetto del protocollo di sicurezza", ha ribadito la ministra. "Quello dell'insegnante è un lavoro delicatissimo. Per anni – ha proseguito l'esponente dell'esecutivo – non si sono fatti concorsi per gli insegnanti. Le famiglie ci chiedono insegnanti preparati, i docenti di chiedono di fare i concorsi. Abbiamo procedure e protocolli di sicurezza rigidi: dieci candidati per aula, igienizzanti, distanziamento di più di un metro. Noi questo concorso lo distribuiamo nel tempo ed avremo", ha spiegato Azzolina, "più di 20mila aule a disposizione. I concorsi vanno fatti regolarmente, come in tutti gli altri Paesi".