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Scuola, nelle nuove linee guida del ministero per l’educazione civica non c’è nulla sull’affettività

Il ministero dell’Istruzione ha divulgato le nuove linee guida per l’Educazione civica obbligatoria a scuola, che saranno in vigore dal prossimo anno scolastico. Si va dalla valorizzazione del concetto di Patria, alla prevenzione e contrasto delle dipendenze come droga o alcol, fino alla valorizzazione dello sport e dell’attività fisica. Grande assente l’educazione all’affettività e alla sessualità.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministero guidato da Valditara ha pubblicato oggi le linee guida sull'educazione civica per il prossimo anno scolastico. Nelle 33 ore obbligatorie – l'educazione civica è tornata a essere disciplina obbligatoria da settembre 2020 – salta però all'occhio la mancanza dell'educazione sessuale e all'affettività, richiesta al governo da anni da più parti, a partire dal Pd e dal M5s, e relegata a progetti extracurriculari, come il progetto ‘Educare alle relazioni', che prevede gruppi di discussione nelle scuole secondarie di secondo grado, in cui tra l'altro, come vi abbiamo raccontato qui, sono stati coinvolti anche gruppi Pro vita.

Il progetto ‘Educare alle relazioni', presentato a novembre, era nato per rispondere anche all'emergenza femminicidi e all'ondata di indignazione a seguito del femminicidio di Giulia Cecchettin. Ma nel documento diffuso oggi si fa solo un generico riferimento alla cultura del rispetto verso la donna.

Le nuove linee guida del ministero di Viale Trastevere entreranno in vigore a partire dall'anno scolastico 2024/2025. Il testo sostituirà le Linee guida precedenti, con l'aggiunta di nuovi contenuti, e ridefinirà traguardi e obiettivi di apprendimento a livello nazionale. Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha inviato oggi il documento al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (Cspi) per il prescritto parere non vincolante, ma a breve il testo approderà sulle scrivanie dei dirigenti scolastici.

C'è il divieto dell'uso dello smartphone, anche a fini didattici, dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado, come specificato anche in una recente circolare firmata da Valditara. Si fa riferimento al concetto di Patria, intesa come sentimento di appartenenza alla comunità nazionale, e si promuove la formazione della coscienza di una comune identità italiana. Si vuole favorire l'integrazione degli studenti stranieri, senza però che questa vada a scapito della valorizzazione e conoscenza delle culture locali. Questo passaggio in particolare ricorda quale sia l'orientamento del dicastero e del governo rispetto agli immigrati e alle culture diverse. Si legge infatti nel testo:

Viene evidenziato il nesso tra senso civico e sentimento di appartenenza alla comunità nazionale definita Patria, concetto espressamente richiamato e valorizzato dalla Costituzione. Attorno al rafforzamento del senso di appartenenza a una comunità nazionale, che ha nei valori costituzionali il suo riferimento, si intende anche favorire l’integrazione degli studenti stranieri. Allo stesso tempo, la valorizzazione dei territori e la conoscenza delle culture e delle storie locali promuovono una più ampia e autentica consapevolezza della cultura e della storia nazionale”

Il documento dà spazio all'importanza della crescita economica, nel rispetto delll'ambiente, e all'educazione al contrasto di tutte le mafie e di tutte le forme di criminalità e illegalità. Ma i docenti dovranno trasferire anche altri valori agli studenti, legati promozione della salute e di corretti stili di vita: i professori dovranno includere insegnamenti utili rispetto a una corretta alimentazione, spiegando l'importanza dell‘attività sportiva. Un'attenzione particolare è dedicata anche alla prevenzione e al contrasto delle dipendenze derivanti da droghe, fumo, alcool, doping, uso patologico del web, gaming e gioco d'azzardo.

"Coerentemente con il nostro dettato costituzionale, le nuove linee guida promuovono l'Educazione al rispetto della persona umana e dei suoi diritti fondamentali – dichiara Valditara, – valorizzando principi quali la responsabilita' individuale e la solidarietà, la consapevolezza di appartenere ad una comunità nazionale, dando valore al lavoro e all'iniziativa privata come strumento di crescita economica per creare benessere e vincere le sacche di povertà, nel rispetto dell'ambiente e della qualità della vita".

"Ispirandosi al concetto di ‘scuola costituzionale', il documento conferisce centralità alla persona dello studente e punta a favorire l'inclusione, a partire dall'attenzione mirata a tutte le forme di disabilità e di marginalità sociale. Le nuove Linee guida – prosegue Valditara -, vogliono essere uno strumento di supporto e di guida per tutti i docenti ed educatori chiamati ad affrontare, nel quotidiano lavoro di classe, le sfide e le emergenze di una società in costante evoluzione e di cui gli studenti saranno protagonisti. La scuola si conferma pilastro del futuro del nostro Paese".

Le nuove linee guida sull'Educazione civica

Queste le principali novità introdotte dalle nuove linee guida per l'insegnamento dell'Educazione civica:

  • è sottolineata la centralità della persona umana, soggetto fondamentale della Storia, al cui servizio si pone lo Stato. Da qui nascono la valorizzazione dei talenti di ogni studente e la cultura del rispetto verso ogni essere umano. Da qui i valori costituzionali di solidarietà e libertà e il concetto stesso di democrazia che la nostra Costituzione collega, non casualmente, alla sovranità popolare e che, per essere autentica, presuppone lo Stato di diritto. Da questo deriva anche la funzionalità della società allo sviluppo di ogni individuo (e non viceversa) e il primato dell’essere umano su ogni concezione ideologica;
  • si promuove la formazione alla coscienza di una comune identità italiana come parte della civiltà europea e occidentale e della sua storia. Di conseguenza, viene evidenziato il nesso tra senso civico e sentimento di appartenenza alla comunità nazionale definita Patria, concetto espressamente richiamato e valorizzato dalla Costituzione. Attorno al rafforzamento del senso di appartenenza a una comunità nazionale, che ha nei valori costituzionali il suo riferimento, si intende anche favorire l’integrazione degli studenti stranieri. Allo stesso tempo, la valorizzazione dei territori e la conoscenza delle culture e delle storie locali promuovono una più ampia e autentica consapevolezza della cultura e della storia nazionale. In questo contesto, l’appartenenza all’Unione Europea è coerente con lo spirito originario del trattato fondativo, volto a favorire la collaborazione fra Paesi che hanno valori e interessi generali comuni;
  • insieme ai diritti, vengono sottolineati anche i doveri verso la collettività, che l’articolo 2 della Costituzione definisce come "doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale". L’importanza di sviluppare anche una cultura dei doveri rende necessario insegnare il rispetto per le regole che sono alla base di una società ordinata, al fine di favorire la convivenza civile, per far prevalere il diritto e non l’arbitrio. Da qui l’importanza fondamentale della responsabilità individuale che non può essere sostituita dalla responsabilità sociale;
  • promozione della cultura d'impresa che, oltre a essere espressione di un sentimento di autodeterminazione, è sempre più richiesta per affrontare le sfide e le trasformazioni sociali attuali. Parallelamente, si valorizzano per la prima volta l’iniziativa economica privata e la proprietà privata che, come ben definisce la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, è un elemento essenziale della libertà individuale.
  • Educazione al contrasto di tutte le mafie e di tutte le forme di criminalità e illegalità. In particolare, il contrasto della criminalità contro la persona, contro i beni pubblici e privati, attraverso l’apprendimento, sin dai primissimi gradi di scuola, di comportamenti individuali che possano contrastare tali fenomeni;
  • è evidenziata l'importanza della crescita economica, nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita dei cittadini;
  • Educazione al rispetto per tutti i beni pubblici, a partire dalle strutture scolastiche, al decoro urbano e alla tutela del ricchissimo patrimonio culturale, artistico, monumentale dell’Italia;
  • promozione della salute e di corretti stili di vita, a cominciare dall’alimentazione, dall’attività sportiva e dal benessere psicofisico della persona. In tale contesto, particolare attenzione è rivolta al contrasto delle dipendenze derivanti da droghe, fumo, alcool, doping, uso patologico del web, gaming e gioco d’azzardo;
  • Educazione stradale, per abituare i giovani al rispetto delle regole del codice della strada che si traduce in rispetto della propria e altrui vita;
  • si rafforza e si promuove la cultura del rispetto verso la donna;
  • promozione dell’Educazione finanziaria e assicurativa, dell’Educazione al risparmio e alla pianificazione previdenziale, anche come momento per valorizzare e tutelare il patrimonio privato;
  • valorizzazione della cultura del lavoro come concetto fondamentale della nostra società da insegnare già a scuola fin dal primo ciclo di istruzione;
  • Educazione all’uso etico del digitale, per valutare con attenzione ciò che di sé si ‘consegna’ alla rete;
  • Educazione all’uso responsabile dei dispositivi elettronici, nella consapevolezza che l’uso corretto delle tecnologie è quello che potenzia l’esercizio delle competenze individuali, non quello che lo sostituisce;
  • si conferma il divieto di utilizzo, anche a fini didattici, dello smartphone dalla Scuola dell’infanzia fino alla Scuola secondaria di primo grado.
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