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Covid 19

Scuola, mancano le aule: ipotesi partenza con la didattica a distanza anche alle medie

A due giorni dall’avvio dell’anno scolastico in molte scuole mancano ancora le aule, per garantire il distanziamento tra gli studenti previsto dalle linee guida anti Covid: alcuni istituti stanno valutando la possibilità di partire con la didattica a distanza. Ma solo alle superiori la DAD può essere prevista per tutta la durata dell’anno scolastico.
A cura di Annalisa Cangemi
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A due giorni dall'avvio dell'anno scolastico mancano le aule. A Roma per esempio, come denuncia il Messaggero, ne mancano all'appello un centinaio. E nella Capitale l'avvio dell'anno scolastico non è stato ancora posticipato.

Sempre il Messaggero spiega che una soluzione potrebbe essere partire con la didattica a distanza. Alcune scuole medie in mancanza di spazi aggiuntivi per evitare classi troppo affollate, per garantire il distanziamento fisico di almeno un metro, e in mancanza di docenti e banchi singoli (tutte le forniture saranno completate a fine ottobre, ha spiegato il presidente del Consiglio Conte durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi) stanno valutando di far ripartire le lezioni online. Ma solo alle superiori si potrà prevedere per tutta la durata dell’anno scolastico, perché solo in quel caso gli studenti sono autonomi e possono rimanere a casa da soli, senza i genitori, e che riescono a seguire senza problemi e senza aiuto una lezione da remotoSpiega il Messaggero:

"E così molte scuole si stanno preparando su questa strada sia, nella peggiore delle ipotesi, in vista di un eventuale nuovo lockdown sia per fare fronte alla quotidianità: molte scuole in questo modo tentano sia di ‘snellire' le classi sovraffollate sia di accorciare il tempo scuola, per evitare di stare troppe ore in presenza".

"Abbiamo le linee guida che consentono la didattica digitale integrata alle scuole superiori – ha detto al quotidiano romano Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi del Lazio – ma a decidere nella singola scuola devono essere il consiglio d’istituto e il collegio dei docenti: si tratta di una tipica questione che riguarda la fase organizzativa e quella formativa. Voglio però dire che in questi casi è necessaria una attenta formazione dei docenti e degli studenti, servono delle verifiche puntuali sulla connessione e sulla disponibilità di dispositivi adeguati. Per intenderci: lo studente non può fare lezione con uno smartphone, deve avere uno schermo adatto e gli va fornito. Inoltre bisogna pensare ad un codice di comportamento anche online, per il rispetto verso la scuola".

Tutti gli istituti devono dotarsi di un piano per la didattica digitale integrata, comprese le scuole materne ed elementari. Spiega il presidente nazionale dell’Anp Antonello Giannelli: "Rientra nella fase di emergenza che stiamo vivendo e potrebbe tornare anche tra i più piccoli, qualora ce ne fosse bisogno: purtroppo sarà il virus a stabilire che cosa accadrà nei prossimi mesi".

Parte la campagna ‘#Rientriamoascuola'

È partita intanto la campagna istituzionale informativa dedicata al personale scolastico, agli studenti e a alle famiglie, per ricordare quali sono i comportamenti corretti da tenere in classe: si va dalle mascherine obbligatorie alla misurazione della temperatura. Uno spot tv, spot radio dedicati ai più grandi, ma anche alle ragazze e ai ragazzi, materiali social e grafiche saranno diffusi per accompagnare la ripresa delle lezioni e favorire l'adozione delle nuove abitudini da rispettare. Oltre ad essere diffusi sui social ufficiali del ministero dell'Istruzione e sulle reti Rai, questi materiali saranno anche resi disponibili sulla pagina dedicata alla ripresa istruzione.it/rientriamoascuola.

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