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Covid 19

Scuola, l’obiettivo del governo: da settembre ritorno in presenza con tutti gli studenti in classe

Il governo punta a immunizzare l’80% della popolazione entro settembre-ottobre: tra le persone vaccinate ci saranno anche gli studenti. L’obiettivo è quello di consentire una riapertura della scuola in presenza, con un ritorno di tutti gli studenti in aula, secondo quanto spiega il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’Italia punta a vaccinare gran parte della popolazione entro settembre. Un obiettivo che riguarda da vicino anche il mondo della scuola: lo scopo è quello di far tornare tutti gli studenti in aula con il nuovo anno scolastico, secondo l’auspicio espresso dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. “Confidiamo di arrivare a settembre e ottobre con un livello di immunizzazione che ci permetta di tornare alla normalità. Per quanto riguarda la scuola, l'obiettivo è tornare con tutti gli studenti in aula, perché la scuola non è solo un percorso formativo ed educativo, ma è anche fare relazione, è inclusione sociale. Svolge un ruolo fondamentale”, afferma ad Agorà, su Rai 3. L’obiettivo, secondo Costa, è raggiungibile anche perché “i dati sulle vaccinazioni dei giovani sono positivi”.

Sulla scuola il sottosegretario aggiunge: “Chiudere l'anno scolastico in presenza è un dato positivo e che ci fa ben sperare per il futuro. L'obiettivo dev'essere quello di riprendere il nuovo anno scolastico in presenza in autunno”. Traguardo raggiungibile grazie alla campagna vaccinale e alla forte adesione dei giovani: “L’esempio che stanno dando i giovani sul vaccino è straordinario, di grande responsabilità. Perché vaccinarsi non significa solo proteggere se stessi ma significa anche mettere in sicurezza gli altri”.

Altro tema affrontato da Costa è quello della terza dose, che potrebbe essere necessaria una volta terminata la campagna di immunizzazione per tutta la popolazione: “Sarà assolutamente prevista, gli studi attualmente ci dicono che indicativamente sarà l'anno l'arco temporale in cui questo richiamo dovrà essere fatto”. Quando si arriverà a questo punto, alla terza dose, secondo le previsioni del sottosegretario alla Salute “non saremo più in una situazione emergenziale: avremo una struttura organizzata sul territorio, ci sarà ovviamente la possibilità di una pianificazione e di un'organizzazione diversa. È chiaro che la medicina del territorio giocherà un ruolo fondamentale”. Infine Costa sottolinea la necessità di dare presto una risposta al settore delle discoteche: “Deve avere pari dignità e deve avere una prospettiva temporale”.

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