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Scuola, l’annuncio di Azzolina: “A settembre metà lezioni in classe e metà da casa”

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, annuncia che a settembre il modello per il ritorno a scuola potrebbe essere misto: un po’ in classe e un po’ da casa. Per metà settimana, secondo la ministra, gli studenti potrebbero stare in aula, mentre gli altri seguono le lezioni a distanza. Poi, per il resto della settimana, i ruoli verrebbero invertiti.
A cura di Stefano Rizzuti
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Non ci saranno doppi turni, ma gli studenti andranno in classe alternati: metà settimana un gruppo e metà settimana l’altro gruppo. Questa è l’idea illustrata dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, durante la trasmissione ‘L’intervista di Maria Latella’ su SkyTg24. “Non abbiamo mai parlato di doppi turni”, assicura la titolare del Miur, in riferimento alla ripresa della scuola a settembre. Si potrebbero, invece, dividere le classi: “La metà degli studenti per metà settimana” andrebbe in classe. Poi toccherebbe all’altra metà. In ogni caso gli studenti sarebbero sempre “collegati” da casa quando non saranno in aula. “Togliamoci dalla testa che gli insegnanti facciano 18, 24 o 25 ore, quelle sono quelle fatte di viso con gli studenti, perché c’è tutto un tempo necessario alla preparazione delle lezioni, di correzione, di studio e di ricerca che fa parte dell'orario della classe docente”, aggiunge Azzolina.

Il ritorno a scuola a settembre

A settembre la novità potrebbe essere non solo quella delle lezioni per metà da casa e per l’altra metà in classe. Innanzitutto la certezza è che “a settembre si deve tornare a scuola, gli studenti hanno diritto di tornare a scuola”, secondo la ministra. Un principio che vale anche “per le scuole elementari”. Il modello dovrebbe essere uguale per tutti, con una didattica “mista”: un po’ da casa e un po’ in classe, almeno lì dove sarà possibile.

L’esame di maturità

Sull’esame di maturità la ministra non ha dubbi: si può fare di persona. Gli esami di Stato inizieranno dal 17 giugno, di persona: “Gli esami in presenza si possono fare. In ambienti molto larghi, con tutte le sicurezze del caso”. E con un “parere positivo del Comitato tecnico-scientifico si possono fare”. Gli studenti, secondo Azzolina, “hanno il diritto di guardare negli occhi di propri insegnanti quando faranno l’esame”.

Piccoli gruppi di bambini all’asilo

Altra questione che riguarda gli studenti e i loro genitori è quella della ripresa del lavoro per molti padri e molte madri di famiglia: “Da lunedì – sottolinea la ministra – molti italiani torneranno a lavorare e bisognerà dare risposte immediate alle molte famiglie con bambini piccoli. Insieme al ministro Bonetti stiamo lavorando a un protocollo per far sì che piccoli gruppi di bambini, quattro o massimo cinque, possano essere seguiti. Tutto ciò in collaborazione con gli enti locali che stanno facendo la loro parte. A breve questo protocollo sarà sottoposto al Comitato tecnico-scientifico”.

Azzolina e le assunzioni nella scuola

Altro tema affrontato da Azzolina è quello delle assunzioni nel mondo della scuola: “La scuola risponde al futuro del Paese, alle famiglie, agli studenti e al personale: chi in questi giorni sta dicendo che si possono fare concorsi per titoli e che da settembre si assumerebbero subito i docenti grazie a questi concorsi sta mentendo spudoratamente. Si tratta di concorsi attesi da anni. Se noi cambiassimo le norme, a settembre non assumeremmo proprio nessuno, assumeremmo solo chi è nelle graduatorie ad esaurimento e chi era nelle graduatorie dei concorsi precedenti ma non i precari che oggi chiedono di essere assunti. La politica lo deve dire chiaramente”.

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