Scuola, la legge di bilancio taglia 100 milioni di fondi all’Istruzione
Un taglio di finanziamenti pari a 100 milioni. Le misure previste nella Legge di Bilancio per quanto riguarda la scuola sono, principalmente, tagli. L’idea del governo Conte di modificare il sistema scolastico definito dalla Buona Scuola di Matteo Renzi sembra incominci a prendere forma. Tra le prime cose che saranno tagliate, infatti, c’è l’Alternanza scuola lavoro, che ridurrà drasticamente le ore producendo, teoricamente, un risparmio di 50 milioni di euro.
La modifica sulle ore di Alternanza scuola lavoro è uno dei punti principali delle misure previste: al momento, grazie alla riforma del 2015, nel triennio superiore sono previste 200 ore per i licei, 400 per i tecnici e 400 per i professionali. Questa manovra, invece, si accontenterebbe di 90 ore per le strutture liceali, 150 toccherebbero agli studenti tecnici e 180 ai professionali. Le ore necessarie quindi verrebbero più che dimezzate già a partire dall’anno scolastico 2019-2020. Tenendo conto che l’idea di base è quella di far conoscere agli studenti la cultura del lavoro e definire le attitudini personali, non farli semplicemente lavorare in un’azienda, secondo le parole del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, il taglio delle ore permetterà di “consentire più qualità e attenzione”. Nel testo, inoltre, è scritto: “Ogni scuola potrà, autonomamente, aumentare il numero di ore che sarà indicato nella prossima legge di bilancio e poi nelle linee guida che stiamo costruendo”. Questa modifica non trova però il consenso dell’ex sottosegretario all’istruzione Gabriele Toccafondi, il quale sostiene che la diminuzione delle ore possa semplicemente rendere peggiore un progetto come l’alternanza scuola lavoro.
Altre novità portate dal Documento economico e finanziario riguarderanno la limitazione del trasferimento degli insegnanti per favorire la continuità didattica e il rapporto con gli alunni nonché la formazione di servizio per il personale delle segreterie. Si cercherà di inserire nuovi professori laureati in Scienze motorie per una organizzazione dell’attività sportiva funzionale già a partire dalla scuola elementare. Un’altra misura poi inserirà i “percorsi di cittadinanza attiva” utili a promuovere la responsabilità, e un articolo assicurerà il diritto allo studio per gli studenti diversamente abili o con bisogni educativi speciali. Tutto questo verrà controllato tramite i giudizi forniti da ogni scuola, che avranno la funzione di indicatori della qualità del servizio.
Il sistema universitario
Il ministero sta cercando di capire come ampliare la ‘no tax area' che permette agli studenti di non pagare la retta universitaria. Questa misura, che ha ampliato il diritto allo studio offrendo l'accesso anche a chi non disponeva delle risorse economiche necessarie, ha però portato problemi agli atenei, che avrebbero bisogno di più fondi per sostenerlo. Nonostante questo, il ministero ha l'intenzione di proporre sconti fiscali alle aziende che assumono dottori di ricerca e un'altra idea è quella aumentare gli investimenti pubblici e privati nella ricerca sull’intelligenza artificiale. Sarà necessario inoltre, secondo il Miur, semplificare la procedura di erogazione delle borse di studio per facilitare agli studenti più meritevoli di avere i mezzi necessari per lo studio, inoltre sarà prevista la stabilizzazione da parte delle Regioni e del Fondo integrativo statale proprio per la concessione delle borse di studio. Infine, una modifica introdurrà “la revisione del sistema di accesso ai corsi a numero programmato, attraverso l'adozione di un modello che assicuri procedure idonee a orientare gli studenti verso le loro effettive attitudini”. Oltre questo, il Def vorrebbe stanziare dei finanziamenti finalizzati ad aumentare gli investimenti pubblici e privati nella ricerca sull’intelligenza artificiale.