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Scuola, in arrivo il Piano estate: quali saranno le attività previste per gli studenti dopo giugno

Sono 5.888 le scuole che hanno inviato la candidatura per partecipare al Piano estate e organizzare attività didattiche anche al termine dell’anno scolastico. Tra le attività più richieste ci sono approfondimenti delle lingue, di materie di base come italiano e matematica, ma anche delle competenze digitali.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dalle lingue alla matematica, dall’italiano alle competenze digitali: il Piano estate per le scuole servirà per approfondire soprattutto questi moduli, secondo quanto emerge sulla base delle richieste effettuate dagli istituti al ministero dell’Istruzione per ricevere i fondi necessari a far partire queste attività. Le candidature arrivate a viale Trastevere sono state 5.888 per ottenere i fondi Pon, i finanziamenti europei utili per mettere in campo queste attività. Le scuole statali che hanno presentato la candidatura sono state 5.162, su un totale di circa 8mila. Quelle paritarie sono state 667, a cui si aggiungono 59 centri di istruzione per gli adulti. Le richieste arrivate hanno un valore da circa 400 milioni di euro, a fronte però di 320 milioni disponibili.

Quali saranno le attività che si faranno a scuola in estate

Il Piano estate, quindi, prevede la realizzazione di alcune attività durante i mesi in cui la scuola è solitamente chiusa, necessari soprattutto a far tornare alla socialità e alla didattica – non solamente quella tradizionale – in presenza tanti studenti costretti per tanti mesi a casa dalla pandemia. Sulla base delle richieste arrivate per i fondi Pon, gli istituti puntano ad attivare soprattutto moduli di potenziamento linguistico, ma anche di rafforzamento delle competenze di base, sia per quanto riguarda l’italiano che per le materie cosiddette Stem, ovvero le materie scientifiche. Infine molte le attività che riguardano le competenze digitali.

Il Piano estate e i fondi per le attività nelle scuole

Nelle prossime ore il ministero dell’Istruzione pubblicherà la graduatoria complessiva delle candidature valutate positivamente, a cui farà seguito la prossima settimana l’assegnazione delle risorse alle scuole ammesse alla parte dei fondi Pon. A cui si aggiungono anche altre risorse per un totale di 510 milioni di euro. Una prima parte, corrispondente a circa 18mila euro di media, è stata già ricevuta da ogni singolo istituto per attivare le iniziative del Piano estate. Domani, inoltre, è prevista la scadenza per la presentazione delle domande riguardanti le aree ad alta dispersione scolastica e quella caratterizzate da povertà educativa.

Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, commenta: “Da parte delle scuole c’è stata una partecipazione davvero importante. C’è voglia di ripartire e c’è voglia di farlo mettendo al centro le ragazze e i ragazzi. I fondi europei che abbiamo messo a disposizione in particolare per le aree più fragili del Paese possono essere utilizzati nei prossimi mesi per recuperare la socialità persa a causa dell’emergenza sanitaria, per potenziare competenze, per cominciare a costruire un ponte verso il prossimo anno. Stiamo lavorando intensamente per una scuola post-pandemia, più accogliente, inclusiva, affettuosa. Lavoriamo per un nuovo inizio. E ringrazio tutte le scuole, il personale, per l’impegno che stanno mettendo anche in questo nuovo capitolo”.

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