Scuola, il Pd chiede al governo mascherine FFP2 per tutti i docenti e studenti
Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi ha confermato questa sera il ritorno in classe in presenza da lunedì. Nessun rinvio del rientro degli studenti in aula, alla luce anche nelle nuove norme sulle quarantene a scuola varate dal governo il 5 gennaio, e contenute nel nuovo decreto Covid che è entrato in vigore da oggi.
Il Partito Democratico approva la scelta di evitare un ritorno massiccio alla didattica a distanza, in modo indiscriminato, ma insiste nel chiedere che si prendano ulteriori misure per la salute dei ragazzi. Non bastano insomma le indicazioni delle Regioni, che sono state in larga parte recepite dal nuovo provvedimento, e che prevedono che alle medie e alle superiori si vada in dad solo con 3 casi positivi: "A scuola, in sicurezza. Lo diciamo da mesi e lo ribadiamo: ora più che mai l'attività didattica in presenza deve garantire sicurezza per tutta la comunità scolastica".
Come hanno sottolineato la responsabile Istruzione, Università e Ricerca del Pd, Manuela Ghizzoni, Rosa Maria Di Giorgi e Roberto Rampi, capigruppo della IV Commissione Istruzione rispettivamente di Camera e Senato, "In una situazione epidemiologica che cambia molto rapidamente, altrettanto rapide devono essere le decisioni del governo e della politica. Non è sufficiente il calmieramento del prezzo delle mascherine FFP2: occorre che le scuole ne siano dotate in numero adeguato per tutti i docenti e studenti e non limitatamente ad alcune categorie, come prevede il decreto appena emanato".
E ancora: "Le scuole devono essere concretamente rassicurate da governo e regioni sulla rapidità del tracciamento attraverso corsie preferenziali, come annunciato dal piano del commissario Figliuolo il mese scorso, pena l'inefficacia delle misure appena adottate. Infine, si forniscano alle scuole le indicazioni tecniche per l'acquisto delle attrezzature per l'areazione delle aule a valere su nuove risorse dedicate, che integrino quelle già a disposizione. Non c'è tempo da perdere. La scuola è una priorità e deve esserlo nei fatti, non nelle parole".
Già nei giorni scorsi il Pd aveva lanciato un appello per chiedere all'esecutivo di intervenire introducendo altre misure anti Covid: oltre all'aerazione delle aule e all'estensione al mondo della scuola delle mascherine FFP2, aveva proposto anche una campagna informativa sui vaccini per l'età pediatrica e la costante sanificazione di ambienti e postazioni, e di prevedere delle figure preposte al rispetto del divieto di assembramenti all'ingresso e all'uscita, fino alla fine dell'anno scolastico.
Il Pd era anche contrario alla distinzione tra studenti vaccinati e non vaccinati: con le nuove regole invece, con due casi positivi accertati nella scuola secondaria di primo e secondo grado, andranno in dad per dieci giorni solo gli studenti non immunizzati, mentre per gli altri è prevista solo l’autosorveglianza con l’utilizzo di mascherine di tipo FFP2.