Scuola, green pass obbligatorio per docenti, Bianchi: “Misura per la tutela di tutti, non punitiva”
Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi ha replicato alle polemiche sollevate da una nota unitaria dei sindacati della scuola, in merito al green pass obbligatorio per il personale scolastico, misura che entrerà in vigore da settembre: "Il Green Pass è uno strumento a tutela della salute di tutti, in particolare dei più fragili, non una misura punitiva. Ringrazio il personale scolastico che ha aderito con percentuali molto alte alla campagna vaccinale mostrando grande serietà e responsabilità. La vaccinazione è un elemento fondamentale per il rientro a Scuola in sicurezza e in presenza", ha scritto nel suo primo post su Fb da ministro.
Ma per i sindacati il governo ha deciso in modo "unilaterale", senza risolvere i problemi strutturali del settore, in termini di sicurezza degli istituti, intervenendo per esempio sulle classi sovraffollate. La maggioranza degli insegnanti, circa il 90%, è ormai immunizzato, ma chi sarà sprovvisto di certificazione verde rischia pesanti sanzioni: la mancanza del green pass viene considerata assenza ingiustificata, e dopo 5 giorni scatta la sospensione dello stipendio. Sono previste anche sanzioni per i presidi che non controllano: rischiano multe da 400 a mille euro.
"Ad oggi sono stati già immessi in ruolo più di 42mila insegnanti. Siamo all'11 agosto e, negli anni passati, in questo periodo, spesso le operazioni dovevano ancora cominciare", ha scritto il ministro dell'Istruzione sui social. "Continueremo a lavorare su questo fronte ma, già alla data di oggi, possiamo dire di aver immesso in ruolo quasi il doppio degli insegnanti assunti lo scorso anno alla fine delle procedure di assunzione. Credo sia una notizia di rilievo". Bianchi ha aggiunto che "stiamo coprendo migliaia di cattedre vuote e abbiamo avviato, con il decreto sostegni bis, anche le nuove procedure di reclutamento per rendere i concorsi annuali".
"Accompagneremo le scuole nell'applicazione delle misure, metteremo a disposizione un help desk, prepareremo insieme la riapertura – ha assicurato Bianchi – Quest'anno è stata autorizzata l'assunzione non solo di migliaia di docenti, ma anche di 12.193 unità di personale Ata. Altro personale per il recupero degli apprendimenti e per l'emergenza sarà assegnato grazie ai fondi del sostegni bis. La riapertura in presenza e in sicurezza è davvero l'obiettivo di tutto il Governo".
"Un'informazione di servizio – aggiunge – : da ieri pomeriggio è online #IoTornoaScuola, la sezione del sito del Ministero dell'Istruzione dedicata al rientro in classe dove troverete informazioni e documenti utili, con aggiornamenti continui. Dopo l'approvazione del Piano scuola 2021/2022, con il via libera delle Regioni e degli Enti locali stiamo lavorando a un'ulteriore nota operativa che invieremo ai dirigenti scolastici per illustrare a fondo le misure approvate nell'ultimo Consiglio dei Ministri e tutti gli strumenti che hanno a disposizione per la ripartenza. Siamo al fianco delle scuole in ogni passaggio. Stiamo mettendo in campo ogni azione utile per alleviare il carico burocratico che grava spesso sulle istituzioni scolastiche".
Bernini (FI) ai sindacati: "In gioco la sicurezza degli studenti"
La presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini ha risposto alle associazioni sindacali: "I sindacati sostengono che il Green Pass per il personale scolastico è una decisione unilaterale del governo che alimenta tensioni. Il decreto può essere migliorato, ma non è immaginabile una concertazione che possa eludere ogni basilare principio di precauzione. In gioco c'è infatti la sicurezza degli studenti, che nella fascia 12-18 anni dal 16 agosto potranno vaccinarsi senza prenotazione, e c'è anche la salvaguardia di un anno scolastico finalmente in presenza".
"Può e deve essere rivista, invece, la norma che prevede sanzioni ai presidi, i quali per assolvere ai compiti sempre più gravosi che gli vengono richiesti devono poter contare su adeguate risorse umane". Per questo secondo la senatrice i 358 milioni stanziati per i supplenti che dovranno sostituire gli assenti no vax ingiustificati sono "insufficienti".