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Scuola, green pass illimitato e zona rossa: cosa ha deciso il governo con il nuovo decreto Covid

Il governo ha introdotto una serie di novità per quanto riguarda la durata le green pass, le regole in zona rossa e le misure a scuola. Vediamo cosa ha deciso.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Le priorità del governo erano chiare: prolungare il green pass, rivedere le regole Covid a scuola ed evitare il rischio lockdown leggero in zona rossa. Insomma, mantenere l'impianto che è già in piedi riadattandolo a questa fase, risolvendo le criticità che si sono verificate nelle ultime settimane. Non è un segreto che le Regioni temessero di dover far chiudere tutto in zona rossa, né che ci fosse un problema con la certificazione verde, visto che con la riduzione della durata a sei mesi dal 1° febbraio chi ha fatto la terza dose a settembre sarebbe stato prossimo alla scadenza. Per non parlare della scuola, con insegnanti, presidi, genitori e studenti piombati nel caos più totale per le misure differenziate decise dal governo. Ieri è arrivato un nuovo decreto Covid, approvato dal Consiglio dei ministri, che porta una serie di novità.

Green pass senza scadenza: chi può ottenerlo

Il decreto approvato ieri dal governo Draghi prevede, tra le altre cose, una nuova estensione della durata del super green pass. La certificazione verde ottenuta con la vaccinazione contro il Covid è stata quella che ha subito più variazioni: prima scadeva dopo nove mesi, poi dodici, poi di nuovo nove e ora sei. Quest'ultima riduzione della durata è scattata il primo febbraio, appena due giorni fa. Il governo ha deciso di estenderlo all'infinito – salvo nuove evoluzioni della pandemia – ma non a tutti: chi ha ricevuto la terza dose, o ne ha fatte due e poi si è contagiato ed è guarito, non avrà più la scadenza segnata sulla sua certificazione verde rafforzata.

Scuola, le nuove regole sulla quarantena

Sulla scuola il governo ha cercato di andare nella direzione di una semplificazione generale delle regole Covid. Nel mese scarso trascorso dal rientro in classe dopo le vacanze di Natale ha regnato il caos negli istituti, con la grande confusione che ha accompagnato l'elevato numero di contagi. Le regole, ora, cambiano in questo modo:

  • nelle scuole per l'infanzia le attività proseguono in presenza fino a quattro casi positivi al Covid, al quinto attività sospesa per cinque giorni;
  • alle elementari (scuola primaria) c'è la prima differenziazione: fino a quattro positivi l'attività prosegue in presenza con insegnanti e studenti con la Ffp2 (non se minori di sei anni) per dieci giorni dalla scoperta dell'ultimo caso, dal quinto positivo chi ha ricevuto la terza dose o ha completato il ciclo primario (due dosi) da meno di quattro mesi prosegue in presenza con la Ffp2, gli altri vanno in didattica digitale integrata;
  • alle medie e superiori (scuola secondaria) si mettono le mascherine Ffp2 dal primo caso positivo riscontrato, dal secondo positivo vanno in didattica digitale integrata per cinque giorni solo gli studenti non vaccinati con terza dose, guariti da meno di quattro mesi o che hanno completato il ciclo primario (due dosi) da meno di quattro mesi.

Cosa cambia in zona rossa con il nuovo decreto

C'era un altro problema da risolvere: il sistema a colori delle Regioni. Si tratta di un impianto vecchio di oltre un anno, che pure è stato aggiornato nel corso del tempo. Con la decisione di ieri, fondamentalmente, lo si è reso completamente trascurabile per i vaccinati. Per un semplice motivo: per chi ha il super green pass non cambia nulla, neanche in zona rossa. È questa la grande novità, infatti, in risposta alle richieste delle Regioni, preoccupate da settimane di finire nella fascia più scura per via dell'occupazione degli ospedali e di dover chiudere tutto in un lockdown leggero previsto però per tutta la popolazione. Bene, il governo ha deciso di cambiare questa regola: chi ha la certificazione verde rafforzata non avrà restrizioni, neanche in zona rossa.

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