Scuola, da settembre agli studenti 11 milioni di mascherine al giorno: saranno gratuite
La scuola deve ripartire a settembre. Questa è la “priorità” per tutto il Paese, come spiega il Comitato tecnico-scientifico. E per farlo ha bisogno di nuovi spazi, dei banchi monoposto, ma soprattutto dell’uso delle mascherine. Che verranno distribuite dallo Stato a tutti gli studenti, gratuitamente. A confermarlo è stato il commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, nel corso della riunione che si è tenuta ieri sera con i sindacati e la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina: “Saranno distribuite 11 milioni di mascherine gratuite al giorno alle scuole. A disposizione di studenti e personale”.
Le mascherine, il gel e i test sierologici
Non ci saranno solo le mascherine. Perché a disposizione della scuola ci saranno anche 170mila litri di gel igienizzante a settimana, “in modo da rispondere ai requisiti di base: protezione individuale, igienizzazione mani e screening”. Il ministero, inoltre, fornirà due milioni di test sierologici che sono stati acquisiti per gli insegnanti e il personale in vista del ritorno a scuola a settembre. I docenti, quindi, faranno il test e nel caso in cui si riscontri la presenza di anticorpi si dovranno sottoporre al tampone.
I banchi monoposto per la riapertura della scuola
Altro tema affrontato è quello dei banchi monoposto, che dovranno essere forniti ai vincitori del bando di Arcuri, ovvero 11 aziende, di cui sette italiane e quattro straniere. I banchi arriveranno a partire da inizio settembre, ma per averli tutti ci vorrà ottobre, forse addirittura la fine del mese. Per capire a chi assegnare prima questi banchi si dovrebbero seguire alcuni criteri. In primis il margine di rischio di contagio: più è alto e prima arriveranno i banchi monoposto. In totale verranno prodotti e forniti oltre due milioni di banchi, con 800mila dalla seduta innovativa. Ad aver chiesto più banchi innovativi, in proporzione rispetto alle richieste totali, sono state la Sicilia (69%) e la Campania (61%), di meno la Valle d’Aosta (8%).