Scuola, cosa succede sull’obbligo vaccinale per i docenti: quando potrebbe essere introdotto
Nel decreto approvato ieri in Consiglio dei ministri non è stato inserito nulla sulla vaccinazione dei docenti per il rientro a scuola a settembre. Ma il tema tornerà sul tavolo di Palazzo Chigi nei prossimi giorni, come conferma anche il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi: “Ne parleremo la settimana prossima – assicura – il presidente è stato molto chiaro”. D’altronde l’obiettivo dichiarato da settimane da Bianchi è quello di tornare a scuola a settembre “in presenza”, evitando quindi il ricorso alla didattica a distanza. Le decisioni del governo dovrebbero essere precedute da un confronto dello stesso ministro con le associazioni di categoria, a partire dall’Associazione nazionale presidi, che vedrà Bianchi il 27 luglio.
Il personale scolastico non vaccinato
Come spiega a Fanpage.it Antonello Giannelli, presidente dell’Anp, “si deve decidere che chi non si vaccina non può insegnare fino a quando non sarà vaccinato, la didattica a distanza non è un’opzione”. Sono oltre 220mila i docenti e i rappresentanti del personale scolastico non vaccinati neanche con una dose. E il ministro dell’Istruzione, con una circolare inviata alle scuole, ha ribadito l’importanza di iniziare il nuovo anno assicurando la didattica in presenza e sottolineando come l’obiettivo si possa raggiungere solamente completando la campagna vaccinale sia per il personale scolastico che per gli studenti.
L'obbligo per i docenti e l'invito a vaccinare gli studenti
Il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo, alle Regioni ha chiesto di prendere le misure e capire, entro il 20 agosto, quanti fossero i non vaccinati tra il personale scolastico. Inoltre ha dato priorità agli studenti sopra i 12 anni, con l’obiettivo di raggiungere il 60% dei ragazzi con la vaccinazione entro inizio settembre. Dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, arriva invece un altro elemento ritenuto fondamentale nelle prossime decisioni: bisogna considerare che alcune Regioni hanno percentuali molto più alte di personale non vaccinato. E se la categoria non risponderà, vaccinandosi, entro il 20 agosto, allora sarebbe “opportuno valutare l’ipotesi dell’obbligo vaccinale”.