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Scuola, con la legge Valditara multe fino a 10mila euro per chi aggredisce un insegnante

Multa da 500 a 10mila euro a chi viene condannato per un reato contro un membro del personale scolastico. La novità, inserita nella riforma Valditara sul voto in condotta, nelle intenzioni si rivolge specificamente alle aggressioni subite dagli insegnanti per opera dei genitori: “Lo Stato è dalla parte del docente”, ha detto il ministro dell’Istruzione.
A cura di Luca Pons
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Via libera a multe fino a 10mila euro per chi viene condannato per aver aggredito un insegnante o un altro membro del personale scolastico. Nella riforma Valditara sul voto in condotta è stato approvato non solo un cambiamento delle regole su sospensioni e bocciature, ma anche una norma che riguarda i processi per reati commessi nei confronti dei lavoratori dell'istruzione.

Il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, ha parlato di "una sanzione pecuniaria che viene posta a carico di chi aggredisce un docente, dirigente scolastico o personale della scuola e che andrà da 500 a 10mila euro". Ha motivato così la decisione alla base della legge: "Riteniamo che chi dovesse picchiare un docente se toccato nel portafoglio ci penserà probabilmente due volte prima di tenere nuovamente quel determinato comportamento".

Valditara, parlando a Tgcom24, ha detto che si tratta anche di "un avvertimento a tutti coloro che dovessero avere l'idea che aggredire un docente è lecito e tollerato. Sappiano che lo Stato è dalla parte del docente, dalla parte della scuola, contro chiunque aggredisca il suo personale".

La novità in questione è contenuta all'articolo 3 del testo della legge. Questo recita:

"Con la sentenza di condanna per i reati commessi in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni, è sempre ordinato, oltre all’eventuale risarcimento dei danni, il pagamento di una somma da euro 500 a euro 10.000 a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa"

Si parla di una multa obbligatoria che può andare da 500 a 10mila euro, e il cui importo è deciso dal giudice. Scatta non solo nel caso di un'aggressione a un docente, ma di qualunque reato che vada a danneggiare "un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola", purché il reato avvenga "a causa" del lavoro scolastico o comunque mentre la persona è "nell'esercizio" delle sue funzioni.

Si può immaginare, quindi, che per come è formulata la legge si possa applicare anche al di là delle aggressioni agli insegnanti. Ma è su queste che il ministro si è concentrato: "Le aggressioni da parte dei genitori nei confronti della scuola sono aumentate del 110% nell'ultimo anno scolastico", ha dichiarato. "Il provvedimento mira innanzitutto a diffondere e ad affermare la cultura del rispetto verso le persone, verso i beni pubblici. Ad affermare il principio fondamentale della responsabilità individuale. E poi mira anche a ridare autorevolezza ai docenti, perché hanno uno strumento in più per affermare la centralità del loro ruolo".

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