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Scuola, come sarà la maturità 2022: ok in commissione Cultura a ordinanza su esami di stato

Parere favorevole in commissione Cultura alla Camera all’ordinanza del ministero dell’Istruzione sugli esami di Stato del primo e del secondo ciclo per l’anno scolastico in corso.
A cura di Annalisa Cangemi
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La commissione Cultura alla Camera ha espresso parere favorevole all'ordinanza del ministero dell'Istruzione sugli esami si Stato del primo e del secondo ciclo, che definiscono l’organizzazione e le modalità di svolgimento degli esami per l'anno scolastico 2021-2022. Dopo l'ok di Montecitorio manca solo lo step della commissione Cultura del Senato, previsto per la prossima settimana, e poi il ministero potrà emanare l'ordinanza definitiva.

Confermato l'impianto della bozza dell'ordinanza, che dovrebbe rimanere invariato, e la commissione Cultura si è limitata a fare alcune osservazioni. Per la maturità la prima prova d'italiano sarà uguale per tutti che si terrà il 22 giugno, come previsto. Per quanto riguarda la seconda prova invece le tracce saranno selezionate dalle commissioni e saranno uguali per tutto l'istituto: la prova verrà sorteggiata il giorno dell'esame tra tre diverse proposte, che avranno per oggetto le materie caratterizzanti di ciascun indirizzo di studio. Le materie della seconda prova contenute nella bozza dell'ordinanza non subiranno modifiche: latino al classico, matematica allo scientifico, lingua e cultura straniera 1 al linguistico, economia aziendale al tecnico commerciale, progettazioni, costruzioni e impianti al tecnico per geometri, scienze e cultura dell'alimentazione all'istituto alberghiero. Dopo le prove scritte, gli studenti dovranno affrontare un colloquio orale.

Il parere della Commissione Cultura

Nel parere la commissione cultura sottolinea che "è apprezzabile la scelta del Ministero di individuare con gli allegati all’ordinanza le discipline oggetto della seconda prova scritta e di precisare che le relative tracce sono elaborate dalla singola sottocommissione di esame" in modo che la prova sia "aderente alle attività didattiche effettivamente svolte nel corso dell’anno scolastico sulle specifiche discipline di indirizzo". 

La commissione sottolinea però che è opportuno omologare le prove in tutto il territorio nazionale, e dunque il ministero deve fornire alle commissioni indirizzi "che rendano chiari obiettivi e struttura della prova, assieme ai nodi essenziali
delle discipline". 

Un'indicazione anche sulle prove INVALSI, che però non sono collegate all'esame di Stato e non rappresentano un requisito d'accesso: "È bene che non sia un requisito per l'esame di stato, ma questo non deve essere una ragione per non svolgerlo, perché la funzione della prova INVALSI è quella di avere un monitoraggio sul raggiungimento dei livelli di competenza delle varie scuole. Deve essere uno strumento al servizio delle scuole, per questo è necessario che gli studenri partecipino il più possibile", ha detto a Fanpage.it il deputato M5s Gianluca Vacca, ex sottosegretario ai Beni culturali del governo Conte I.

"È auspicabile la più ampia partecipazione delle scuole e degli studenti – si legge nel testo – atteso che la ricognizione degli apprendimenti attraverso il sistema di rilevazione INVALSI è un canale di informazione imprescindibile per acquisire una rappresentazione uniforme e puntuale dei livelli di apprendimento degli studenti italiani, che a sua volta è il presupposto per individuare gli interventi pubblici necessari per riportare almeno alla media dell’Unione europea i tassi di abbandono scolastico in Italia e per elevare alla stessa media le prestazioni degli studenti italiani nelle varie discipline".

Come funzioneranno gli esami di maturità

Come è riportato sul sito del ministero dell'Istruzione per quanto riguarda l'esame del primo ciclo sono previste due prove scritte, una di italiano e una relativa alle competenze logico-matematiche, e un colloquio, nel corso del quale saranno verificate anche le competenze relative alla lingua inglese, alla seconda lingua comunitaria e all’insegnamento dell’Educazione civica.

La votazione finale resta in decimi. Si potrà ottenere la lode, con deliberazione all’unanimità della Commissione.L'esame si svolgerà in presenza, nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2022.

L’ordinanza ministeriale prevede che l’esame del secondo ciclo sia costituito da una prova scritta di italiano, da una seconda prova sulle discipline di indirizzo, predisposta dalle singole commissioni d’esame, e da un colloquio. La sessione d’Esame avrà inizio il 22 giugno 2022alle 8.30, con la prima prova scritta di italiano, che sarà uguale per tutti. Saranno proposte sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. 

Il 23 giugno è fissata invece la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. È previsto quindi il colloquio, che si aprirà con l’analisi da parte del candidato di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un problema, un progetto).

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