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Scuola, come funziona il piano per assumere 50mila insegnanti entro settembre

Lo ha approvato ieri il Consiglio dei ministri. Il ministero dell’Istruzione dovrebbe reclutare fino a 50mila insegnanti, di cui circa 20mila di sostegno. Dopo un periodo di prova, ci sarà un esame e infine l’assunzione a tempo indeterminato.
A cura di Luca Pons
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Per il prossimo anno scolastico, il ministero dell'Istruzione ha avviato un piano di assunzioni a tempo indeterminato per i docenti. Questo, come annunciato, si va ad aggiungere ai concorsi ordinari previsti per il Pnrr: in questo modo, il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara conta di soddisfare i criteri del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che richiederebbe 70mila assunzioni entro la fine del 2024. Prima di questo annuncio, l'unico concorso annunciato era quello di questa estate, e solo per 25mila posti.

Nel nuovo piano, invece, saranno coinvolti 50mila docenti. "Puntiamo a creare le condizioni per il regolare avvio del prossimo anno scolastico, assicurando la continuità didattica per gli studenti, la qualità dell’insegnamento e la riduzione del precariato", ha affermato Valditara.

In più, una parte significativa delle assunzioni sarà dedicata agli insegnanti di sostegno: "Il ministero fornisce una risposta pronta e significativa ai ragazzi con disabilità, con la più rilevante immissione in ruolo di docenti di sostegno degli ultimi anni, rendendo più selettive le procedure di reclutamento". La quota dedicata al sostegno dovrebbe essere di 18-20mila posti in totale.

La procedura per le assunzioni straordinarie, secondo quanto emerso finora, prevederebbe di svolgere prima un anno di prova. A questo seguirà poi un esame – che dovrebbe essere difficile, dato che il ministro ha parlato di "rendere più selettivo il reclutamento – e, superato questo, arriverà l'assunzione a tempo indeterminato.

I docenti di sostegno, in particolare, dovrebbero accettare uno specifico vincolo per rientrare tra le assunzioni: una volta avuto il posto, per tre anni non dovranno cambiare scuola e non dovranno cambiare materia. Anche a questo si riferiva il ministro Valditara quando ha affermato di voler "assicurare la continuità didattica per gli studenti".

Se 18-20mila posti dovrebbero andare al sostegno, quindi, ne resterebbero oltre 30mila dedicati agli insegnanti in ruoli ordinari. In questo caso, la selezione dovrebbe essere basata su concorsi già avvenuti: saranno contattate le persone risultate idonee ma non assunte, scorrendo le graduatorie già stilate.

Come detto, in estate si procederà anche i concorsi per gli insegnanti  precari che hanno almeno tre anni di servizio (36 mesi, per la precisione, maturati negli ultimi cinque anni), oppure che hanno guadagnato i 24 crediti formativi universitari necessari. Si parla di 25mila posti, quindi in totale le assunzioni potrebbero salire a 75mila nel corso del 2023.

Infine, il ministero ha annunciato che saranno sbloccate le procedure per il reclutamento degli ispettori tecnici. In questo modo, ha chiarito Valditara, "sarà possibile saturare l'attuale pianta organica dei dirigenti tecnici, in vista di un più ampio rafforzamento della funzione ispettiva del Ministero".

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