Scuola chiusa per fine Ramadan, comunità islamica scrive a Mattarella: “Stanchi delle campagne di odio”
Il mese di Ramadan è "il più sacro per la comunità islamica mondiale, dove ci si raccoglie in preghiera e nella vicinanza a Dio", ma proprio in questo momento arriva "l’ennesima campagna di odio, denigrazione e discriminazione verso la nostra comunità religiosa". Lo hanno scritto i principali rappresentanti della comunità islamica in Italia in un messaggio rivolto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra loro il Centro islamico culturale d'Italia, l'Unione delle comunità islamiche in Italia e la Comunità religiosa islamica in Italia. Il motivo è la polemica sulla decisione di una scuola a Pioltello di chiudere per un giorno in occasione del Eid Al-Fitr, il giorno in cui la comunità islamica celebra la fine del Ramadan.
"Dopo i manifesti elettorali della Lega, che raffiguravano una donna completamente coperta dal Niqab nell’intento di stigmatizzare tutte le donne musulmane", si legge, "in queste ore la comunità musulmana sta subendo l’ennesimo attacco ingiustificato, solo perché una scuola nel milanese, attraverso i suoi dirigenti, ha deciso di sua spontanea iniziativa, con il voto all’unanimità di chiudere per un giorno la scuola per la festa di fine Ramadan, avendo una cospicua presenza di alunni musulmani". Quasi la metà degli studenti nella scuola, infatti, è di religione musulmana.
Il messaggio ha lodato l'iniziativa della scuola, definita "lungimirante" perché "guarda all’integrazione e al dialogo interculturale". Tutta la Lega l'ha usata "per attaccare una intera comunità, dichiarando che tale iniziativa, cioè la festività di fine Ramadan abbracciata dall’istituto scolastico è un arretramento culturale, una minaccia all'identità italiana e ai suoi valori. Ci chiediamo perché una nostra festa religiosa debba essere dichiarata come ‘un arretramento culturale‘. Se questo linguaggio insultante non sia denigratorio e discriminatorio verso una intera comunità religiosa che è anche italiana".
Le frasi della Lega, confermate anche dal segretario Matteo Salvini, "ancora una volta parlano di islamizzazione come una minaccia, con tono discriminatorio ed islamofobo, e l’evidente intento di minare la convivenza pacifica e rispettosa di una intera comunità". Si tratta di un attacco "offensivo, che lede la reputazione di milioni e milioni di cittadini nel mondo", ma soprattutto è "pericoloso", perché si rivolge contro "i nostri bambini e l’ambiente scolastico nel quale dovrebbero crescere nel rispetto reciproco".
I rappresentanti della comunità islamica si sono quindi rivolte al presidente Mattarella: "Siamo stanchi di dover subire continuamente attacchi, discriminazione, narrazioni islamofobe contro la nostra comunità religiosa in silenzio solo perché minoranza. Diciamo basta alla strumentalizzazione della nostra fede per scopi elettorali. Basta soffiare sull’odio. Chiediamo rispetto e protezione perché ne va della nostra convivenza pacifica nel paese e della crescita educativa dei nostri figli che sono, a tutti gli effetti, figli e futuro dell’Italia".