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Scuola, bozza nuovo Dpcm: mascherine obbligatorie per gli studenti anche al banco

La bozza del nuovo dpcm che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si appresta a firmare nelle prossime ore, prevede non solo la didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, ma anche l’obbligo di indossare le mascherine al banco per gli studenti delle scuole elementari e medie. Vediamo tutte le possibili novità per il mondo della scuola.
A cura di Stefano Rizzuti
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Didattica a distanza al 100% nelle scuole superiori e mascherine obbligatorie anche al banco per le scuole elementari e medie. Sono queste alcune delle novità contenute nell’ultimo dpcm, stando a una bozza che circola in queste ore visionata da Fanpage.it. Per le scuole secondarie di secondo grado si prevedono forme flessibili di organizzazione della didattica, con obbligo del 100% di didattica a distanza. Viene garantita la possibilità di “attività in presenza qualora sia richiesto l’uso di laboratori o sia necessaria in ragione della situazione di disabilità dei soggetti coinvolti”. In questi casi viene garantito anche il collegamento online con chi fa la didattica a distanza.

La mascherina al banco per elementari e medie

Per quanto riguarda l’attività del primo ciclo di istruzione, ovvero scuole elementari e medie, e per i servizi educativi per l’infanzia le mascherine saranno obbligatorie anche al banco. Si prevede l’uso “obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina”. Con questa formula si intende, quindi, che la mascherina è obbligatoria non solo negli spazi comuni, ma anche al banco, durante le lezioni. Inoltre, per la scuola si prevede che le riunioni degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado “possono essere svolto solo con modalità a distanza”. Così come avviene per il rinovo degli organi collegiali.

Cosa succede alle scuole nelle aree arancioni e rosse

Nelle aree arancioni, nonostante il divieto di di entrare e uscita dai comuni, sono  “consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza”, dove è consentita. Per il divieto di spostamento fuori dal proprio comune rimane l’eccezione dei movimenti per motivi di studio, che saranno ancora consentiti. Nelle aree rosse, dove ci sarà un vero e proprio lockdown, rimane la possibilità di svolgimento della didattica in presenzadei servizi educativi per l’infanzia e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado”. Dalla seconda media in poi, invece, sarà obbligatoria la didattica a distanza. Resta, però, la possibilità di attività in presenza se necessario per l’uso dei laboratori o per i casi di studenti con disabilità.

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