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Scuola, Bianchi vuole ritorno in presenza e conferma: “Docenti senza green pass saranno sospesi”

Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ribadisce la volontà del governo di far tornare a scuola tutti gli studenti in presenza a settembre, sottolineando anche l’importanza del green pass obbligatorio per docenti e personale scolastico: “Coloro che non hanno un green pass ovviamente saranno sospesi”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il governo non torna indietro sul ritorno a scuola in presenza e il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ribadisce che gli operatori scolastici senza green pass verranno sospesi. A margine di un convegno al Meeting di Cl, a Rimini, Bianchi ribadisce la linea dell’esecutivo per il ritorno in classe a settembre: “Sono qui per confermarvi che tutto il Governo sta lavorando per un ritorno in presenza. Noi siamo convintissimi di questo, abbiamo lavorato su questo già da primavera, abbiamo portato in presenza tutti i bambini e i ragazzi, abbiamo fatto tutti gli esami di maturità e abbiamo tenuto aperto le scuole anche in estate. In questo momento stiamo investendo una quantità di risorse, oltre due miliardi, come mai si è visto”.

Il punto su cui si sofferma Bianchi parlando con i cronisti è proprio quello del green pass obbligatorio per gli insegnanti e il personale scolastico: “Abbiamo un set di regole chiare, che abbiamo ovviamente dato seguendo le indicazioni del Cts; indicazioni che dicono in maniera molto evidente che tutti coloro che hanno un Green pass sono dentro la scuola, saranno presenti all'inizio della scuola a settembre, invece coloro che non hanno un Green pass, come dice la norma attuale, ovviamente saranno sospesi”. Secondo Bianchi questo sistema è “facilmente controllabile grazie al green pass, quindi stiamo operando per questo: i bambini e i ragazzi nuovamente a scuola”.

Ciò che chiede il ministro dell’Istruzione è un aiuto da parte di tutti, dalle famiglie agli studenti passando proprio per il personale scolastico: “Questo si fa solo con la partecipazione di tutti, non è solo una questione del governo: è tutto il paese che si rimette in movimento partendo dalla sua scuola. Questo è il significato della mia presenza qui a Rimini: avere coraggio, il coraggio di un paese, il coraggio di tutta la scuola”. Il green pass non sarà invece reso obbligatorio per gli studenti perché – spiega Bianchi – “abbiamo avuto fiducia nei nostri ragazzi e ce lo dimostra la risposta straordinaria che i ragazzi stanno dando: fra i 16 e i 19 anni siamo già a un grande livello, sopra il 60%, sotto li stiamo vaccinando tutti e qui il commissario Figliuolo sta facendo un grande lavoro”.

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