Scuola, Bianchi dice che le regole per la quarantena in classe potrebbero cambiare ancora
Il ministro dell'Istruzione Bianchi ha risposto così alle critiche di chi temeva un boom di contagi per la riapertura delle scuole, con le nuove regole sulla quarantena che sono state introdotte con il decreto del 5 gennaio, e proponeva di rinviare l'inizio delle lezioni: "Il famoso disastro che ci doveva essere con la riapertura della scuola dopo le vacanze natalizie non c'è stato, ci sono stati problemi molti differenziati zona per zona", ha detto a Radio24 questa mattina, rivendicando quindi la linea del governo, che ha deciso di far tornare tutti in presenza il 10 gennaio.
"Siamo arrivati con un carico di contagi presi nelle tre settimana prima quando la scuola era chiusa, e quindi è chiaro che questo ha avuto effetti differenziati. Però la scuola ha riaperto. E la cosa importante è che maturasse in tutti il principio che essa è un elemento fondante della società. Quindi non è che prima chiude la scuola e poi viene tutto il resto", ha spiegato, aggiungendo che i presidi hanno affrontato i problemi che si sono verificati "con grandissima responsabilità".
Ma le norme sulla quarantena in classe potrebbero cambiare ancora e in questi giorni l'esecutivo sta ragionando sull'ipotesi di semplificare i protocolli sanitari relativi ai contagi.
Secondo il ministro "Non è vero che le regole non sono chiare. Allo stesso tempo si sta ragionando per semplificarle", ha detto il ministro. In questo momento è prevista una differenziazione, a seconda delle fasce d'età, distinguendo tra vaccinati e non vaccinati alle medie e alle superiori.
Per la scuola dell'infanzia sospensione delle attività per 10 giorni in presenza di un caso accertato Covid. Per quella primaria dad per dieci giorni, in presenza di due alunni positivi; sempre alle elementari nel caso ci sia un solo positivo si applica la sorveglianza con test antigenico rapido o molecolare subito e poi dopo cinque giorni. Nella scuola secondaria di primo e secondo grado con un caso di positività in classe scatta l'autosorveglianza, con utilizzo di mascherine FFP2 e didattica in presenza; con due casi, per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni e che non hanno ricevuto la dose di richiamo, si applica la didattica digitale integrata per la durata di dieci giorni, mentre per gli altri si applica l’autosorveglianza con l’utilizzo di mascherine di tipo FFP2; infine dad per tutti con un minimo di 3 casi.