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Scuola, Azzolina: “Da Colle ok a concorsi precari”. Salvini: “Usa Mattarella per attaccare maestre”

Nuovo scontro tra la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e il leader della Lega, Matteo Salvini, sul tema del concorso per i precari nel mondo della scuola. Per Azzolina anche il Quirinale è favorevole all’ipotesi del concorso, ma Salvini attacca: “L’incapace ministro adesso per attaccare maestre e insegnanti precari tira per la giacchetta perfino il presidente Mattarella”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Lo scontro a distanza tra la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e il leader della Lega, Matteo Salvini, prosegue. La battaglia dei due si arricchisce di un nuovo capitolo dopo le dichiarazioni di Azzolina durante la trasmissione Agorà sul concorso per i docenti precari: “I concorsi vanno programmati, so che molti precari vogliono il concorso. E c’è un giudizio favorevole del Quirinale sui concorsi. Esiste una Costituzione italiana che prevede il concorso. L'assunzione per titoli non è rispettosa della Costituzione italiana e quando la si rispetta non è un torto a nessuno”. La ministra, quindi, tira in ballo anche il Quirinale. Circostanza che non piace a Salvini: “L’incapace ministro Azzolina, fra plexiglas e banchi con le rotelle, adesso per attaccare maestre e insegnanti precari tira per la giacchetta perfino il presidente Mattarella. Fermatela! La scuola Italiana merita di meglio. Azzolina bocciata”.

Azzolina si sofferma sul tema degli insegnanti e delle cattedre scoperte, definite come “un problema atavico del nostro Paese. Se prendessimo i titoli dei giornali sulla scuola degli anni scorsi sul mese di settembre troveremmo gli stessi titoli di oggi perché la scuola ha mancato di programmazione, i concorsi vanno programmati: bisogna sapere quanti insegnanti nei prossimi dieci anni andranno in pensione, in quali classi di concorsi e in quali province, ma questo lavoro non è stato mai fatto”.

La riapertura della scuola a settembre

La ministra dell’Istruzione si dice sicura della riapertura della scuola il 14 settembre: “Ce la faremo”, garantisce. “Abbiamo riportato 500mila studenti a fare l'esame di Stato. Adesso riporteremo il 14 settembre tutti a scuola e dal 1 settembre anche tutti gli studenti e le studentesse che devono fare recuperi o potenziare gli apprendimenti”, prosegue. E la riapertura avverrà rispettando tutte le regole necessarie a causa dell’emergenza sanitaria: “Se le scuole in passato non sapevano cosa fosse il sapone, adesso lo avranno e avranno gli igienizzanti e tutto quello che serve soprattutto per i bambini più piccoli”.

La polemica sui banchi singoli

In questi giorni la polemica sulla riapertura della scuola riguarda il tema dei banchi singoli, soprattutto quelli con rotelle, per cui è stata bandita la gara dal commissario Arcuri. Azzolina spiega: “Abbiamo chiesto ai dirigenti scolastici cosa volessero. Ci sarà una gara europea e in questo momento è necessario farci lavorare, senza fare polemiche. Si tratta di una gara europea, non abbiamo chiesto ad una singola azienda di produrre 2 milioni e mezzo di banchi. Potranno partecipare in tanti. Servono meno polemiche perchè queste terrorizzano le famiglie”.

Lo stato d’emergenza e la leadership di Conte

Azzolina si sofferma anche su due questioni che non riguardano da vicino solo il suo ministero. La prima è quella della proroga dello stato di emergenza: “Credo che in questo momento si debba agire con molta responsabilità e prudenza, serve massima responsabilità. Sullo stato di emergenza si deciderà tutti insieme in maniera collegiale”. La seconda questione è quella relativa al ruolo di Giuseppe Conte nel Movimento 5 Stelle e sull’ipotesi di una sua eventuale leadership pentastellata: “Cosa voglia fare Conte non lo so. Penso che sia un ottimo presidente del Consiglio, io lo apprezzo moltissimo per quello che sta facendo”.

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