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Covid 19

Scuola, Azzolina chiede corsia preferenziale per alunni e docenti su tamponi e test rapidi

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, chiede al ministro della Salute, Roberto Speranza, di prevedere una corsia preferenziale per i casi sospetti di Coronavirus nelle scuole. L’idea è quella di permettere a studenti e docenti di effettuare subito eventuali test rapidi e tamponi per evitare la sospensione della didattica.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dare priorità alle scuole. Con una corsia preferenziale per i tamponi per i casi sospetti di Coronavirus che riguardano, in generale, il mondo dell’istruzione: asili nido, scuola primaria, scuola secondaria. Studenti e docenti devono essere sottoposti prima al tampone. Questa è la richiesta che la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, avrebbe avanzato al ministro della Salute, Roberto Speranza. Di fatto si tratterebbe di una corsia preferenziale per i casi sospetti di Covid-19 registrati nelle scuole. Con l’obiettivo di evitare il più possibile la chiusura degli istituti e lo stop alle lezioni. L’indiscrezione viene riportata da alcuni giornali: Azzolina si sarebbe rivolta direttamente al ministro Speranza nel Consiglio dei ministri che si è tenuto il 7 ottobre. Il timore della ministra è che i primi raffreddori e casi di malattia possano fermare continuamente la didattica. Motivo per cui bisogna fare in fretta e sottoporre subito ai test i casi sospetti.

Ciò che chiede la titolare di viale Trastevere è una maggiore tempestività nella risposta da parte dei dipartimenti di Prevenzione alle scuole. A partire dall’utilizzo dei test rapidi non solamente per le normali operazioni di screening che vengono già portate avanti da giorni. Ancora, Azzolina chiede maggiore uniformità da parte delle Asl nell’interpretazione dei protocolli, rendendo più omogenea la risposta su tutto il territorio nazionale.

Sui tamponi rapidi il problema rimane. Il Comitato tecnico scientifico, per il momento, ha dato il via libera solamente per l’attività di screening. Passando invece al capitolo delle Asl, la ministra dell’Istruzione vorrebbe più uniformità ma anche più velocità nelle operazioni, cercando di gestire le stesse situazioni nello stesso modo e in tempi rapidi. Sono stati i dirigenti scolastici, difatti, a far notare che nei diversi territori i protocolli applicati sono differenziati e che c’è quindi una diversa risposta da parte dei dipartimenti a casi simili ma che avvengono in territori diversi.

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