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Scuola, arriva il piano estate: come funzioneranno le attività previste da giugno a settembre

Dai laboratori per il potenziamento di competenze delle materie come matematica, italiano e lingue, alle attività educative che riguarderanno la musica, l’arte, lo sport, il digitale: sono questi i punti cardine del piano estate per la scuola, che prevede la possibilità per gli studenti di aderire su base volontaria a una serie di iniziative che si terranno da giugno a settembre.
A cura di Stefano Rizzuti
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Una serie di attività rivolte a tutti gli studenti e le studentesse anche durante i mesi estivi, dopo la chiusura della scuola. A prevederlo è il piano per l’estate, da 510 milioni di euro, adottato dal ministero dell’Istruzione con l’obiettivo di permettere agli studenti di recuperare la socialità persa durante il periodo della pandemia e rafforzare gli apprendimenti. Il piano consisterà in laboratori per il potenziamento delle competenze (di materie come italiano, matematica o lingue) e in attività educative che riguarderanno la musica, l’arte, lo sport, il digitale, ma anche temi come quello della tutela ambientale. L’obiettivo è quello di usufruire dei mesi estivi per “costruire un ponte verso il prossimo anno scolastico”, fornendo così una risposta agli studenti dopo il difficile anno scolastico caratterizzato dalla pandemia. Le attività saranno integrate con quelle organizzate dagli enti locali e le risorse saranno rivolte soprattutto alle aree più fragili del Paese, a partire dal Sud.

Adesione studenti ad attività estive è volontaria

L’adesione degli studenti alle attività estive sarà su base volontaria. Tutte le informazioni sul progetto saranno contenute in un sito, ma ci sarà anche un help desk dedicato alle scuole e una campagna informativa che riguarderà anche i canali social. “La scuola non si è mai fermata durante tutta la pandemia. È rimasta sempre in contatto con le nostre ragazze e i nostri ragazzi”, afferma il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, sottolineando che “l’emergenza sanitaria ha inevitabilmente accentuato problematiche preesistenti, ha evidenziato le diseguaglianze e accresciuto le fragilità. Per questo abbiamo voluto un Piano di accompagnamento, un ponte tra quest'anno e il prossimo, un'occasione che consenta a bambini e ragazzi di rafforzare gli apprendimenti e recuperare la socialità”.

Come funziona il piano estate per le scuole

Il piano si articolerà in tre diverse fasi. Nella prima si punta al potenziamento degli apprendimenti e sarà quella del mese di giugno: si svolgeranno attività di laboratorio, scuola all’aperto, sessioni di studio di gruppo. La seconda fase è quella del recupero della socialità e riguarderà il periodo di luglio e agosto: le attività di potenziamento degli apprendimenti verranno affiancate dall’attività di aggregazione e socializzazione come quelle riguardanti arte, musica, sport. Ci saranno laboratori di educazione motoria, canto, musica, arte, scrittura creativa, educazione alla cittadinanza, lingue, potenziamento delle competenze digitali: queste attività si potranno svolgere in spazi aperti delle scuole ma anche di teatri, cinema, musei, parchi, centri sportivi. La terza e ultima fase è quella del mese di settembre, che andrà avanti fino all’avvio delle lezioni: in questo caso le attività di potenziamento delle competenze sarà il preludio all’avvio del nuovo anno scolastico.

Per il piano estate 510 milioni di euro

Le risorse messe a disposizione per le scuole saranno 510 milioni di euro: di questi 150 milioni provengono dal decreto Sostegni, mentre altri 320 dal Pon per la scuola (si tratta, quindi, di risorse europee) e 40 milioni dai finanziamenti per il contrasto delle povertà educative. In particolare i 150 milioni del decreto Sostegni saranno stanziati attraverso un apposito decreto del ministero che prenderà in considerazione il numero di alunni per una media di circa 18mila euro a scuola. Per quanto riguarda il 320 milioni, invece, sarà disponibile un bando Pon che andrà soprattutto alle aree con maggiori diseguaglianze: le domande potranno essere inoltrate fino al 21 maggio. Il 70% di questi fondi è destinato alle Regioni del Sud. Gli altri 40 milioni saranno assegnati in funzione delle tipologie di progetti da attivare.

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