Scuola, apertura rinviata a gennaio: il rientro in classe solo dopo le feste natalizie
Niente riapertura delle scuole a dicembre, prima delle feste di Natale. Nonostante la volontà della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, fosse quella di riportare in classe tutti gli studenti il 9 dicembre, le Regioni continuano a spingere in tutt’altra direzione e il governo sembra ormai pronto a cedere. Il rientro in classe per le scuole superiori, attualmente in didattica a distanza al 100%, non avverrà prima del 7 gennaio. Le scuole superiori, quindi, dovrebbero restare chiuse, anche se una decisione definitiva ancora non c’è. Al momento, però, sembra improbabile un ritorno in classe già il 9 dicembre. Prima delle feste, quindi, non si dovrebbe tornare in classe.
La didattica a distanza nelle zone gialle, arancioni e rosse
Si prosegue con la didattica a distanza, quindi. Nelle zone gialle – e secondo Speranza tutte le Regioni saranno zona gialla entro il 15 dicembre – la Dad verrà applicata ancora per le scuole superiori. Quindi scuole dell'infanzia, elementari e medie rimarranno in presenza nelle zone gialle così come in quelle arancioni. Nelle zone rosse, invece, si proseguirà con la didattica a distanza anche per la seconda e la terza media. Anche se ormai in zona rossa ci sono sempre meno Regioni, dopo il passaggio alla fascia arancione di Calabria, Lombardia e Piemonte. Rimane, anche in questi casi, la possibilità di attività in presenza per l’uso dei laboratori e per gli alunni con disabilità. Didattica a distanza anche per l’università, dove continua la sospensione dell’attività in presenza.
Scuola, le Regioni chiedono riapertura a gennaio
Il governo potrebbe cedere alle pressioni delle Regioni soprattutto per un motivo: limitare gli affollamenti sui mezzi pubblici. Evitando, inoltre, i casi di contagio tra studenti e docenti in questa fase delicata. La decisione definitiva non è ancora stata presa, ma le Regioni continuano a chiedere il rientro dopo le feste natalizie. Solo Emilia-Romagna e Toscana si dicono favorevoli a un rientro già a dicembre. E il presidente toscano, Eugenio Giani, spiega all’HuffPost la sua proposta: “In questa fase di contenimento immaginare una didattica al 50% a casa e al 50% in classe. Una forma intermedia, insomma”. Ben diversa l’idea di Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, che definisce una “follia” un’eventuale riapertura delle scuole a dicembre. Infine, bocciata dal mondo della scuola, dai presidi e anche da parte della maggioranza la proposta di andare a scuola anche la domenica, avanzata dalla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli.