Scuola, a che punto è il progetto sull’educazione affettiva lanciato da Valditara e quando parte
Il progetto sull'educazione affettiva nelle scuole, ‘Educare alle relazioni', presentato dal ministro dell'Istruzione e del Merito Valditara lo scorso 22 novembre, stando agli annunci, dovrebbe partire già da quest'anno scolastico, ma non è stata stabilita una data di inizio. Probabilmente si partirà da gennaio o da febbraio 2024.
Si tratta di un progetto di sensibilizzazione contro il maschilismo e contro la violenza sulle donne, il primo esperimento in Italia che coinvolge le scuole. Ma trattandosi di un progetto su base volontaria le scuole non sono tenute ad aderire: i gruppi di discussione – moduli da 30 ore in cui gruppi di studenti si confronteranno con esperti moderati da un docente precedentemente formato – saranno su base volontaria per quest'anno. Si parla per il momento di attività extracurricolari, facoltative e subordinate al consenso dei genitori. Poi, se il progetto avrà successo, potrebbe anche diventare obbligatorio nei prossimi anni.
Oggi il ministro dell'Istruzione, nel corso dell'audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, ha comunicato che ‘Educare alle relazioni' sarà guidato da Paola Concia, ex parlamentare del Pd e Coordinatrice del Comitato Organizzatore di Fiera Didacta Italia, "e sarà portato avanti da tre donne".
Valditara ha smentito ancora una volta che il suo consulente Amadori, nella bufera per un suo controverso libro ‘La guerra dei sessi. Piccolo saggio sulla cattiveria di genere', non dirigerà il progetto per le scuole: "Il professore Amadori è un ricercatore e non un politico e non credo che questa sia la sede in cui discutere del suo curriculum. A me francamente non interessano le polemiche, Amadori insegna alla Cattolica, ma questo progetto sarà portato avanti da tre donne. Chi ha detto che il coordinatore è Amadori?".
Come vi abbiamo raccontato in questo articolo, il ministero dell'Istruzione ha coinvolto nel progetto anche il Fonags, Forum nazionale delle associazioni dei genitori della scuola (Fonags), che è "un organo di rappresentanza che garantisce la consultazione delle famiglie sulle problematiche scolastiche", secondo la definizione che si trova sul sito del ministero, e comprende al suo interno anche associazioni dell’universo pro-vita. Ad oggi il Fonags però non è stato ancora convocato da Viale Trastevere per parlare del progetto, e non ha ricevuto ulteriori dettagli o chiarimenti sulle modalità di svolgimento del piano.