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Scudo fiscale bis: per Bersani è uno scandalo, per Calderoli è solo un’invenzione

Come ha fatto notare Calderoli, il riferimento allo scudo fiscale non è presente nella manovra economica bis. Ma le indiscrezioni parlano di un’aliquota tra il 7 ed il 10%.
A cura di Danilo Massa
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Chigi - decreto crisi economica

Il nome è rassicurante e nell'attualità politica non è certamente la prima volta che se ne sente parlare. Si tratta dello "scudo fiscale", che periodicamente i governi – non solo quello italiano – elevano non a difesa del patrimonio dello stato (come sarebbe confortante pensare), ma a difesa del denaro illegalmente custodito all'estero da parte di persone fisiche e giuridiche. Perché lo stato sollevi il suo benevolo schermo, tuttavia, è necessario che l'interessato versi una quota che, dell'intera cifra "protetta", spesso non rappresenta che una percentuale irrisoria. Soprattutto, l'elemento che rende l'intero meccanismo illogico è che, attraverso lo scudo fiscale, lo stato difende questi capitali da se stesso. Rinuncia cioè a perseguitare chi ha frodato il fisco.

L'ultimo condono fiscale, in Italia, è stato varato nel 2009 e ha permesso alle casse dello stato di riappropriarsi di 104,5 miliardi grazie ad un'aliquota del 5%. Con la speculazione economica che aggredisce l'Italia e l'esigenza di dare un messaggio positivo ai mercati finanziari, ecco che è spuntata nuovamente questa coppia di parole. Si è detto, infatti, che la manovra economica all'esame della commissione il 22 agosto conterrà anche norme relative ad un nuovo scudo fiscale, mentre dalla maggioranza si assicura che un'eventualità del genere altro non è che "un'invenzione dei giornalisti".

A parlare in questi termini è il Ministro della semplificazione, Roberto Calderoli, che aggiunge anche qualche parola sull'innalzamento dell'età pensionabile delle donne impiegate nel privato: "L'adeguamento del settore pubblico era sulla base di un pronunciamento europeo, e, quindi non si sarebbe potuto fare diversamente. Se c'è questa esigenza anche nel privato benissimo: ma lo si faccia con uno scivolo di una durata sufficiente".

Dall'opposizione, invece, il segretario del Pd, Pierlugi Bersani, ha annunciato l'opposizione "con ogni mezzo" allo scudo fiscale, ricordando anzi che "Noi non abbiamo mai fatto condoni e non ne faremo. Sono regali che incentivano l'evasione. Con la nostra proposta non avremmo dunque, fra le centinaia di deroghe che il legislatore ha introdotto, finalmente una deroga che incentiva un principio di legalità? Vogliono riflettere su questo i critici in buona fede?". A discutere sempre del condono fiscale è il presidente dei senatori dell'Italia dei valori, Felice Belisario, secondo il quale "Un nuovo scudo fiscale sarebbe l'ennesimo vergognoso trucco di un Governo che ha a cuore solo gli interessi degli evasori".

Una possibilità, quella del condono, che effettivamente non è contenuta nel testo della manovra fiscale bis, ma che indiscrezioni danno come probabile con insistenza sempre maggiore. L'agenzia stampa Adnkronos ha affermato per l'appunto che lo stesso presidente del Consiglio Berlusconi starebbe pensando ad uno scudo fiscale con aliquota tra il 7 ed il 10%. Superiore, dunque, a quella del 5% applicata per i capitali rientrati nel 2009.

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