Che inferno per la Picierno questa benedetta candidatura alle Europee. La tensione, nel Pd, sale. Alle stelle. Motivo? Pina Picierno, capolista per la circoscrizione Sud, sente intorno a sé tanta, troppa diffidenza da parte dei “colleghi” deputati e senatori campani, sui quali conta per ottenere il sostegno elettorale necessario ad evitare il flop dei flop. E si arriva allo “scazzo” vero e proprio. Fonti parlamentari (plurime) raccontano a fanpage che ieri pomeriggio, in Transatlantico, Pina Picierno si sarebbe avvicinata a Assunta Tartaglione, segretaria regionale piddina in Campania, affrontandola con toni tutt’altro che amichevoli, alla presenza di diversi testimoni.
“La riunione, quando si fa?”
La Pina, in particolare, avrebbe accusato Assunta di rimandare senza giustificazioni quella riunione tra la capolista (lei stessa) e i parlamentari campani alla quale tanto tiene per serrare i ranghi in vista del voto. Un’accusa, quella di fare melina, che la Picierno avrebbe condito ventilando il sospetto che la Tartaglione in realtà prenda tempo perché condizionata da Vincenzo De Luca, il sindaco di Salerno che alle Europee farà votare i suoi fedelissimi per Nicola Caputo e Anna Petrone (sua fedelissima) e che è schierato contro la stessa Picierno, definito “il tiranno di Salerno”, in guerra totale con gli ex popolari napoletani.
Fonti attendibili raccontano che la Tartaglione, personaggio fumantino, avrebbe gesticolato un po’ troppo nel rispondere a tono alla Picierno, beccandosi un invito a “non fare la pescivendola” da parte della capolista. Da registrare anche commenti poco lusinghieri da parte degli addetti ai lavori su come Mario Casillo, sponsor della Tartaglione, stia gestendo la vicenda. Si sospetta che l’attenzione di Casillo sia più concentrata su altre vicende.
