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Scontro in Aula sul premiato, Casellati ‘manda a quel paese’ Borghi, il senatore Iv: “Si vergogni”

Scontro il Aula tra la ministra Casellati e il senatore Enrico Borghi (Iv). La ministra fa un gestaccio e lo manda a quel paese, l’esponente Iv reagisce, e Renzi pretende le scuse dell’esponente del governo.
A cura di Annalisa Cangemi
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Bagarre nell'Aula del Senato durante l'esame del ddl sul premierato. Ieri la seduta è stata sospesa dopo uno scontro verbale tra il capogruppo di Iv a Palazzo Madama, Enrico Borghi, e la ministra delle Riforme Elisabetta Casellati. Motivo del battibecco è stato un gestaccio che la ministra Casellati avrebbe rivolto nei riguardi del capogruppo di Italia Viva, Enrico Borghi. La ministra per le Riforme ha alzato il braccio per mandare a quel paese Borghi, che in quel momento stava parlando in Aula.

Durante il suo intervento l'esponente renziano ha fatto riferimento a un precedente intervento della ministra in cui aveva parlato di "eliminazione" dei senatori a vita, nell'ambito dell'esame del dl sull'elezione diretta del presidente del Consiglio. A un certo punto ha interrotto il suo ragionamento e, rivolgendosi verso i banchi del governo, ha cominciato a chiedere "Dove mi manda? Dove mi manda lei?", alludendo a un gesto di Casellati (non ripreso dalla telecamera fissa della diretta continua dei lavori). Poco dopo è intervenuto il senatore di Iv, Ivan Scalfarotto: "Che il governo mandi a quel paese in modo gestuale un parlamentare nell'Aula di Palazzo Madama è inammissibile. Il governo qui è ospite e non può men che meno quando si modificano i poteri costituzionali mandare al diavolo un parlamentare. Chiedo di acquisire video" dell'accaduto.

La ministra ha dunque deciso a sua volta di intervenire: "A differenza di Borghi ho sempre l'attitudine al rispetto delle persone, cosa che non succede sistematicamente da parte del senatore che fa sempre offese di carattere personale. ‘Vergogna' non si dice a un ministro, io non devo vergognarmi di nulla", ha dichiarato. Per poi spiegare: "Quando ho parlato di eliminazione mi ha visto col mitra? Io mi riferivo all'istituto dei senatori a vita, lei usa un verbo strumentalizzandolo" e "il mio gesto si riferiva a quell'eliminare, ma se uno deve strumentalizzare a tuti i costi non va bene, e si vergogni lei". A quel punto è scoppiato il caos e la presidente di turno Castellone ha deciso di sospendere la seduta per 10 minuti.

Servono "scuse pubbliche che la ministra Casellati e la premier devono a Borghi, si può pensarla in modo diverso, ma insultare, peraltro il capogruppo del gruppo che ha dato disponibilità a fare assieme le riforme è masochismo politico e anche maleducazione", ha detto poi Matteo Renzi, intervenendo ieri sera in Aula, in Senato. "Avete fatto un testo pasticciato con una ministra che si comporta in modo maleducato".

"Questa riforma non sta in piedi, ve lo hanno detto le vostre menti più serie. Se avete ancora un briciolo di dignità politica, siccome saprete che dovrete tornare indietro, vi sfido di passare al semipresidenzialismo, con l'elezione diretta del presidente della Repubblica".

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