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Sciopero, per i viaggiatori nuove fasce di garanzia anche nei giorni festivi

La Commissione di Garanzia sugli scioperi, dopo avere effettuato la prevista consultazione delle parti sociali, è intervenuta sull’Accordo che definisce i servizi minimi essenziali nel settore ferroviario, introducendo delle fasce di garanzia per i viaggiatori anche nei giorni festivi.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nuove regole e nuove fasce di garanzia per gli scioperi anche nei festivi: i viaggiatori non devono essere garantiti solo nei giorni feriali. La Commissione di Garanzia sugli scioperi, dopo una consultazione con le parti sociali, è intervenuta sull'Accordo che definisce i servizi minimi essenziali nel settore ferroviario-Gruppo Ferrovie dello Stato, introducendo un sistema di fasce di Garanzia anche nei giorni festivi.

In un periodo di continue interruzioni del servizio, per via delle mobilitazioni, la Commissione di garanzia sugli scioperi ha comunicato in una nota che "dopo avere effettuato la prevista consultazione delle parti sociali, è intervenuta sull’Accordo che definisce i servizi minimi essenziali nel settore ferroviario-Gruppo Ferrovie dello Stato (23 novembre 1999), introducendo un sistema di fasce di garanzia anche nei giorni festivi (7-10 e 18-21) e rafforzando il livello di servizi minimi garantito per la media e lunga percorrenza".

La Commissione è intervenuta "nell’esercizio del potere di regolamentazione provvisoria attribuitole dall’art. 13 l. n. 146/1990, dopo avere preso atto della mancanza di accordo tra le parti", specifica la nota.

Le modifiche, si sottolinea, sono state ritenute necessarie per adeguare la disciplina vigente, a distanza di oltre 25 anni dalla sua adozione, "all'obiettivo di un equilibrato contemperamento tra diritto di sciopero e diritto alla mobilità".

"Non è apparso più rispondente ai tempi, infatti, un assetto in cui non era garantita alcuna tutela ai viaggiatori del trasporto regionale nei giorni festivi – diversamente, tra l'altro, da quanto avviene negli altri settori (trasporto aereo, marittimo e pubblico locale) – e in cui operava, per la media e lunga percorrenza (in cui rientra l'Alta velocità), un livello di tutela inferiore rispetto a quello assicurato per le linee regionali nei giorni feriali", sottolinea ancora la Commissione nella nota.

Le reazioni

"Ottima notizia! Era evidente che non c'era equilibrio tra il diritto di sciopero e quello di mobilità dei consumatori che durante il week-end erano privi di ogni tutela. Assurdo che per gli aerei lo sciopero non possa superare le 4 ore mentre per i treni si potesse arrivare a 24 ore, lasciando i viaggiatori allo sbando e abbandonati a se stessi, costretti a cercare un riparo per la notte o a dormire in stazioni che oggi, per lasciare spazio ai negozi e fare soldi, non hanno neanche più la sale d'aspetto, salvo per la clientela business", ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "Ora speriamo che seguano altri aggiustamenti, ad esempio sulle franchigie, per tener conto delle nuove tendenza in fatto di vacanze e turismo" ha aggiunto Dona.

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