Sciopero medici oggi, milioni di visite a rischio: la sanità contro la manovra del governo Meloni
Un milione e mezzo di visite cancellate, secondo i sindacati. La stima più affidabile dei disagi che causerà lo sciopero di oggi – che coinvolge tutto il comparto sanità, dai medici agli infermieri, passando per dirigenti e ostetriche – è questa. Da mezzanotte il personale sanitario ha cominciato a incrociare le braccia, per una protesta che durerà fino alle 23:59 di oggi. La principale ragione della protesta è da ricercare nel taglio delle pensioni per la categoria previsto dalla manovra del governo Meloni, ma gli stessi medici hanno spiegato che non si tratta solo di questo. È tutto l'impianto della legge di Bilancio a essere sbagliato, secondo gli organizzatori dello sciopero, e la lista dei nodi da sciogliere è piuttosto lunga.
Lo sciopero è stato proclamato da Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up per 24 ore. L'appuntamento principale è a Piazza Santi Apostoli a Roma alle 11:30, ma verranno organizzati altri presidi su tutto il territorio nazionale: "Dopo l'ennesima manovra economica, che ignora le esigenze dei professionisti della salute, mette in discussione i loro diritti acquisiti, e dimentica le necessità della sanità pubblica, è giunta l'ora di scioperare. Ci vediamo in piazza per esprimere a gran voce tutta la nostra rabbia e la nostra delusione", hanno dichiarato in una nota i tre leader dei sindacati di medici e infermieri. Conti alla mano, secondo le stime degli stessi organizzatori, sarebbero a rischio un totale di 1,5 milioni di prestazioni sanitarie, 180mila visite specialistiche e 30mila interventi chirurgici. Verranno garantite, ovviamente, le prestazioni d'emergenza e di pronto soccorso.
Le ragioni che hanno portato il personale sanitario a uno sciopero sono diverse, ma tutte legate alla manovra del governo Meloni, fortemente criticata dalle categorie. Vengono chieste nuove assunzioni di medici e infermieri, un aumento di stipendio per i dirigenti – attraverso la detassazione dell'indennità di specificità medica e sanitaria – e più risorse sul rinnovo dei contratti. C'è poi la depenalizzazione dell'atto medico e, ovviamente, la questione pensioni. Sul taglio, il governo Meloni ha promesso di intervenire e rivedrà la norma. Ma per medici e infermieri non basta.