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Sciopero dei medici, Orlando: “Disonorevole e pericoloso il taglio delle pensioni del governo”

Il deputato del Pd ed ex ministro del Lavoro, intervistato da Fanpage.it nel giorno dello sciopero di medici e infermieri, attacca il governo: “Abbiamo sentito nei giorni del Covid una retorica, talvolta anche eccessivamente zuccherosa, che parlava di angeli e di eroi della sanità – dice Orlando – E poi la prima cosa che fa la destra al governo è andare a tagliare le pensioni a chi? Proprio ai lavoratori della sanità”. Questa vicenda “non fa onore al nostro Paese” e l’intervento sulla gestione separata rappresenta un precedente pericoloso.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Nel giorno dello sciopero di medici e infermieri, che hanno deciso di incrociare le braccia per ventiquattro ore in protesta contro la manovra del governo Meloni, Andrea Orlando attacca il governo Meloni per le politiche portate avanti sulla sanità e soprattutto sulle pensioni. "Questa è una vicenda che francamente non fa onore al nostro Paese – dice il deputato del Partito Democratico in un'intervista a Fanpage.it – Abbiamo sentito nei giorni del Covid una retorica, talvolta anche eccessivamente zuccherosa, che parlava di angeli e di eroi della sanità. E poi la prima cosa che fa la destra al governo è andare a tagliare le pensioni a chi? Proprio ai lavoratori della sanità".

"Gli si tagliano le pensioni di oltre il 10% senza un confronto, senza un avvertimento preventivo – continua Orlando – E quindi chi si sta facendo i calcoli per andare in pensione alla fine dell'anno viene spinto, se può, ad andarci prima, in un momento in cui abbiamo un vuoto di organico nella sanità". L'ex ministro del Lavoro non ha dubbi, si tratta di una scelta non solo "non riconoscente", ma anche "pericolosa per l'assetto della sanità". C'è poi anche un altro aspetto: "Non si mettono risorse, non si investe per affrontare il debito terapeutico che si è accumulato durante la fase della pandemia. Così le persone devono continuare ad attendere mesi, se non anni, per avere una visita specialistica in gran parte delle Regioni italiane". Per Orlando "le ragioni di chi sciopera oggi sono assolutamente giustificate" e si augura che il ministro Salvini "non voglia fare lo spiritoso anche su questo", dopo le battute fatte su Maurizio Landini e gli scioperi generali.

Orlando poi insiste su un punto centrale: "Oggi si interviene sulla gestione separata di alcune categorie, perché inizialmente queste persone – medici, infermieri, maestri d'asilo, lavoratori della giustizia, dipendenti degli enti locali – avevano delle loro casse previdenziali, che poi sono state portate sotto Inps". Ora si è deciso che "su queste casse si interviene e si rivedono le rendite". Ma attenzione, avvisa l'ex ministro, "non le uniche gestioni separate, ce ne sono molte altre dentro Inps". Quindi, con questo intervento, "si crea un precedente che domani può valere per molti altri lavoratori italiani che, senza nessun confronto e senza nessun tipo di coinvolgimento, si possono trovare tagliata la rendita con la quale devono andare in pensione semplicemente scoprendolo da una norma di legge".

Perciò per il deputato dem "non c'è solo essere solidali con questi lavoratori", ma c'è anche da "difendere le pensioni di tutti i lavoratori italiani". Il tutto "alla faccia del fatto che questa maggioranza è andata al governo dicendo che voleva cancellare la Fornero – conclude Orlando – Sì, la voleva cancellare per peggiorarla".

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