A segnalarci la questione è il collega Ilario D'Amato: Domenico Scilipoti torna alla carica congtro le scie chimiche. L'ex parlamentare dell'Italia dei valori, ora senatore di Forza Italia ha infatti presentato una nuova interrogazione parlamentare sul "fenomeno delle scie chimiche". L'atto porta la data del 27 marzo 2014 ed è indirizzato al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri della salute, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della difesa. Scilipoti cita una serie di "fatti" che a suo modo di vedere legittimerebbero le conclusioni dell'interpellanza: la delibera del Parlamento europeo contro le sperimentazioni HAARP, gli accordi bilaterali Italia – USA e l'autorizzazione alle forze aeree statunitensi a sorvolare il territorio italiano. Poi la considerazione sugli effetti delle sostanze "utilizzate nelle operazioni di aerosol, comunemente chiamate scie chimiche", che "finiscono per determinare, ad avviso dell'interrogante, una lesione di diritti sanciti dalla Costituzione".
Infine le richieste al Governo: "Si chiede di sapere se intenda promuovere studi per determinare il rischio ambientale e per la salute della popolazione dei territori soggetti a operazioni di scie chimiche permanenti; se voglia favorire studi volti a chiarire l'influenza che le operazioni di scie chimiche dal 2003 ad oggi hanno avuto sulla salute degli italiani; se intenda promuovere ricerche al fine di stimare la correlazione dell'aumento delle malattie in rapporto alle sostanze utilizzate nelle scie chimiche: ovviamente ogni malattia è multifattoriale e le questioni ambientali incidono significativamente, ma cercare di determinare se dal 2003 vi sia stato un aumento statistico significativo probabilmente dovuto alle scie chimiche; se intenda promuovere la cancellazione del segreto di Stato relativo alle scie chimiche e far cessare le operazioni che le comportano".