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Elezioni regionali 2024

Schlein vuole campo largo alle regionali anche dopo l’Abruzzo: “Ma non è solo responsabilità del Pd”

Alle regionali in Abruzzo del 10 marzo, il campo largo di Pd, M5s, Verdi-Sinistra e anche Azione e Italia viva sfiderà il centrodestra. La segretaria dem Elly Schlein ha già chiarito che intende cercare l’alleanza anche alle prossime elezioni regionali, ma che gli altri partiti devono impegnarsi di più.
A cura di Luca Pons
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Il 10 marzo si voterà per le elezioni regionali in Abruzzo: da una parte c'è Marco Marsilio, presidente uscente e candidato sostenuto da tutto il centrodestra, e dall'altra Luciano D'Amico, appoggiato da tutti i partiti di opposizione. È il cosiddetto "campo largo", che in Abruzzo si trova anche più unito di quanto sia accaduto in Sardegna, dove +Europa e Azione avevano appoggiato Renato Soru invece di Alessandra Todde. Per la segretaria del Pd Elly Schlein l'esperimento del campo largo è da ripetere anche a prescindere dal risultato di domenica: "Stiamo provando in tutte le Regioni a metterci a disposizioni per coalizioni più ampie e coerenti", ha detto a Porta a porta. "Lo abbiamo fatto in Sardegna, facilitati dalla splendida candidatura di Alessandra Todde. Lo facciamo anche in Abruzzo con Luciano D'amico. Serve questo dopo cinque anni di malgoverno di centrodestra".

Se in Sardegna è arrivata una vittoria e in Abruzzo la coalizione è già formata, sui prossimi appuntamenti (Basilicata e Piemonte, poi anche l'Umbria dopo l'estate) il percorso è meno chiaro: "In Basilicata c'è una discussione ancora in corso, come c'è in Piemonte. Io credo e sono fiduciosa che troveremo un accordo anche in queste Regioni. Il Pd sta provando ad essere testardamente unitario. E l'unità per vincere contro le destre è necessaria per vincere". In Basilicata, dove si voterà il 21 e 22 aprile, il Pd ha già proposto la candidatura di Angelo Chiorazzo, che oggi ha dichiarato di essere disposto ad andare avanti anche senza il M5s, pur preferendo il campo largo.

Schlein ha commentato la situazione allargando il discorso: "Tutto il Pd si è convinto che si può vincere, ma la responsabilità di costruire le coalizioni non può gravare solo sul primo partito di opposizione. Bisogna che tutti ci convinciamo. La Sardegna ci ha dato questa spinta". Alle regionali sarde, il Pd ha appoggiato la candidata M5s Todde. Tra le righe, quindi, Schlein sembra chiedere che ora il Movimento accetti di fare lo stesso a parti invertite, ad esempio sostenendo il dem Chiorazzo in Basilicata.

Per il momento, la priorità comunque è quella di "mobilitarci per portare le persone a votare in Abruzzo. La Sardegna ha dimostrato che ogni voto conta e può fare la differenza. Cinque anni fa c'è stata la candidatura di Marsilio imposta dalla Meloni, proprio come è successo in Sardegna, e spero che gli abruzzesi faranno lo stesso Spero che anche gli abruzzesi, come i sardi, decidano di costruire il proprio futuro".

Schlein ha lanciato l'apertura al Movimento 5 stelle da quando è iniziata la sua segreteria, e nell'ultimo hanno ha insistito su questo percorso, facendo lo stesso anche con altre forze di opposizione, come Azione di Carlo Calenda. Schlein ha dichiarato oggi: "Noi eravamo convinti già prima", ma ora "tutto il Pd è convinto" sul campo largo. Anche perché, ha assicurato, "con i 5 stelle sulle grandi questioni è possibile cercare un accordo tra diversi".

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