Schlein: “Sono preoccupata per quello che sta succedendo nella Rai, servono pluralismo e libertà”
"La destra ha continuato a fare opposizione anche al governo, così come continua il vittimismo di Giorgia Meloni", è il giudizio della segretaria del Partito democratico Elly Schlein, ospite della trasmissione In Onda su La7. La leader dem riprende le accuse che la presidente del Consiglio ha mosso in Parlamento al centrosinistra, prima del Consiglio europeo, e affera: "Meloni non è aggiornata sulle amicizie che abbiamo in Europa che sono quelle di chi si è battuto. Non sono mai stata a Cuba, ma il punto è che io sono all'opposizione e lei al governo e ha fallito sull'immigrazione. Dov'era la destra quando negoziavamo per far rispettare i diritti dei richiedenti asilo? Non l'ho mai vista la destra".
E sull'esito del Consiglio europeo Schlein sottolinea: "Non avevano il coraggio di dire a Orban e alla Polonia che devono afre anche loro la loro parte. Adesso cercano di accettare un compromesso più a ribasso per l'Italia. Invece d criticare governo polacco e ungherese, oggi Giorgia Meloni ci spiega che hanno ragione loro. Allora l'interesse nazionale lo stavamo facendo meglio noi".
Non solo questioni europee, Schlein parla anche di quello che sta succedendo nel servizio pubblico: "C'è preoccupazione per quello che sta accadendo in Rai, perché è molto lontano da quello che pensiamo serva in termini di pluralismo e libertà di informazione. Vorrei chiedere al governo, però, che cosa vogliono fare loro sul canone Rai, perché non è affatto chiaro ed è un altro dei temi su cui sono estremamente divisi".
La segretaria dem affronta poi il capitolo alleanze. "Abbraccio con Conte alla manifestazione M5s? Se Calenda mi invitasse a un loro evento andrei, e lo abbraccio. Sono affettuosa – dice Schlein – Questo non vuol dire che Conte mi convince ad esempio sulla linea che tiene sull'Ucraina, perché Pd ha una sua linea se uno è convinto delle sue idee e della sua identità politica, non vuol dire che non va a dialogare con altri. Dobbiamo cercare di creare la convergenza la dove è possibile, nell'interesse del Paese. Siamo disponibili al dialogo con tutti".
Infine, sul caso che sta agitando il dibattito politico interno, quello della ministra del Turismo Daniela Santanchè, Schlein conclude: "Se i fatti saranno confermati le dimissioni sono il minimo sindacale". In un momento in cui il governo con il decreto Lavoro precarizza la vita degli italiani, mi sembrerebbe grave che una ministra non pagasse dipendenti e fornitori".